#nonc’èlaureasenzaproroga: 900 studenti scrivono al Rettore dell’Alma Mater per una proroga dell’anno accademico

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Gli studenti dell’Università di Bologna hanno scritto una lettera aperta che in pochi giorni ha raggiunto oltre 900 firme per chiedere al Rettore Ubertini una proroga dell’anno accademico. “La pandemia ha causato gravi interruzioni nei percorsi di studio di migliaia di studenti” afferma Lorenzo Baldino di Link Bologna – Studenti Indipendenti, “biblioteche e aule studio chiuse, laboratori inaccessibili, senza parlare dell’inasprimento delle condizioni economiche di tanti e tante”. “La proroga dell’anno accademico è una piccola misura, che può aiutare migliaia di studentesse e studenti in tutta Italia e nel nostro Ateneo.” scrivono gli studenti nella lettera. Nonostante l’approvazione della proroga sia responsabilità del Ministero dell’Università e della Ricerca, l’appoggio del Rettore di un’università come quella di Bologna è determinante. “Per questo” conclude Baldino, ”continueremo a far sentire la nostra voce e a raccontare le esperienze degli studenti e delle studentesse in questa fase di pandemia”.

Il testo della lettera aperta

Magnifico Rettore,

Ci rivolgiamo a lei in questa fase di difficoltà e incertezze per tutta la popolazione, per portare alla sua attenzione quelle che la comunità studentesca dell’Università di Bologna ha vissuto e sta tuttora vivendo.
La pandemia che stiamo attraversando si è abbattuta inaspettatamente su tutta la società, e con essa sul mondo dell’università, gettandoci in una crisi sanitaria, economica ma anche sociale. Grazie agli sforzi di docenti, assistenti e personale tecnico e amministrativo i nostri percorsi di studio non sono stati interrotti e la didattica è proseguita con i mezzi disponibili.

Nonostante ciò, è impossibile ignorare le difficoltà e gli impedimenti incontrati da noi studenti e studentesse in questa fase, e che hanno inevitabilmente rallentato e ostacolato il nostro percorso accademico.
Siamo gli studenti e le studentesse che non hanno avuto accesso alle aule studio e ai servizi bibliotecari, e quindi ai testi indispensabili per i nostri studi, e che hanno potuto tornare a consultarli solo in tempi recenti e comunque con difficoltà.

Siamo gli studenti e le studentesse che hanno visto i propri tirocini formativi annullati per limitare il contagio, o posticipati di interi semestri.

Siamo gli studenti e le studentesse delle facoltà umanistiche e sociali, e per cui i testi di studio hanno costi proibitivi, che con la chiusura delle biblioteche e il blocco dei prestiti non hanno potuto evitare un rallentamento del proprio percorso, in particolare nella scrittura delle tesi di laurea.

Siamo gli studenti e le studentesse di facoltà tecniche, sanitarie e scientifiche, che hanno dovuto scegliere se rinunciare alla possibilità di una tesi sperimentale (penalizzando il nostro curriculm e precludendoci il momento forse più importante e formativo del nostro percorso di studi) o posticiparne la realizzazione, rallentando drasticamente i nostri tempi di laurea (dal momento che molti percorsi di tesi sperimentale durano oltre sei mesi, finanche un anno).

Siamo, infine, esseri umani, e come tutto il resto dell’umanità abbiamo vissuto e stiamo vivendo un momento gravissimo di crisi globale, che ha messo molte delle nostre famiglie in difficoltà economica, che ha portato via persone a noi care, e che ha generato uno stato di incertezza e precarietà i cui effetti ricadranno per anni sul nostro benessere mentale.

Per questo riteniamo necessaria una proroga dell’anno accademico fino ad includere le sessioni di laurea di giugno, per permettere a tutte e tutti noi di recuperare e concludere il nostro percorso all’interno dell’università, senza dover ricevere le ulteriori ricadute economiche di una crisi che abbiamo già subito.
Ci rivolgiamo a lei perché possa portare all’attenzione della Conferenza dei Rettori Universitari Italiani, al Ministero e a tutti gli organi competenti le nostre storie, così simili a quelle delle studentesse e degli studenti del resto del Paese, e per portare avanti una misura che con una piccola proroga può aiutare migliaia di studentesse e studenti in tutta Italia e nel nostro Ateneo.

#NONC’ÈLAUREASENZAPROROGA

 

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