La Stagione d’Opera del Teatro Alighieri fa tappa a Cesena. Fellini e il suo Mastorna diventano un regalo per gli Under30

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Pronti a partire per un nuovo sorprendente viaggio musicale sulle tracce di Federico Fellini e della sceneggiatura che non riuscì mai a tramutare in film? Giovedì 4 novembre, alle 21, la Stagione d’Opera 2021/22 del Teatro Alighieri fa tappa a Cesena, al Teatro Bonci, per Il viaggio di G. Mastorna, una coproduzione con il Teatro Galli di Rimini (dove ha appena debuttato con grande successo). Matteo D’Amico firma libretto e musiche, mentre Valter Malosti ne è regista e anche interprete, nei panni di un Fellini narratore, e Jacopo Rivani dirige l’Orchestra Arcangelo Corelli.

L’appuntamento “in trasferta” è l’occasione per rinnovare l’invito a teatro per il pubblico più giovane, a cui sono riservati i biglietti omaggio disponibili presso le biglietterie dell’Alighieri e del Bonci o via email includendo copia di documento d’identità (tickets@teatroalighieri.org); ogni under 30 potrà richiedere due biglietti, fino a esaurimento posti.

La proposta si colloca nel solco delle iniziative autunnali dedicate ad accompagnare il ritorno del pubblico in sala e a trasformare l’annullamento del distanziamento (rimane obbligatorio indossare la mascherina ed esibire il Green Pass) in un’opportunità per la nuova generazione di spettatori.

Dopo l’entusiasta risposta dei giovani a Paradiso XXXIII di Elio Germano e Teho Teardo, primo dei titoli a diventare un dono per il pubblico under 30, è un altro spettacolo al crocevia fra linguaggi artistici differenti ad attenderli a teatro. In questo caso il teatro musicale incontra il cinema: Il viaggio di G. Mastorna è il film non realizzato forse più celebre della storia, summa poetica da cui il regista riminese avrebbe continuato ad attingere per altre pellicole – da Satyricon a Roma, da Amarcord a Casanova, fino al canto del cigno La voce della luna.

In questa messa in scena il baritono Luca Grassi è Giuseppe Mastorna, violoncellista dirottato da una tempesta di neve attraverso bizzarre, oniriche avventure che assumono i connotati di un viaggio nell’Aldilà, in una ridda di personaggi indimenticabili: un itinerario dalla visionarietà quasi dantesca, permeato dall’inconfondibile gusto felliniano per gli accostamenti chiaroscurali fra momenti poetici e grotteschi, figure tragiche e macchiettistiche, lacrime e sorrisi.

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