Giornata mondiale del rene: in Emilia-Romagna la diagnosi precoce riduce il numero dei dializzati

All'ospedale di Forlì ogni anno vengono ricoverati oltre 260 pazienti nell'Unità operativa di Nefrologia e trattati 147 pazienti dializzati

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Le malattie che colpiscono i reni interessano il 6-8% della popolazione. Ogni anno all’ospedale di Forlì vengono ricoverati oltre 260 pazienti e trattati 147 pazienti dializzati, di cui 138 in emodialisi e 9 in dialisi peritoneale. Vengono effettuate 18.938 sedute di emodialisi, di cui oltre 300 dialisi per acuti. Nel corso del 2017 i cittadini del forlivese sottoposti a trapianto sono stati 7 (di cui 1 da vivente) e i pazienti trapiantati, seguiti presso l’ambulatorio dedicato, sono stati 87. In Emilia-Romagna il dato di pazienti che annualmente inizia la dialisi risulta inferiore alle medie nazionali (150 per milione di abitanti); il dato conferma l’importanza di una diagnosi precoce e di un attento monitoraggio clinico.

Sensibilizzare la popolazione sulle malattie renali, richiamando l’attenzione sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce. Anche quest’anno l’Azienda Unità Sanitaria della Romagna ha aderito giovedì 8 marzo alla Giornata Mondiale del Rene con una serie di iniziative promosse sul territorio romagnolo dai Servizi di Nefrologia e Dialisi in collaborazione con le associazioni di volontariato locali. A livello nazionale, la campagna è promossa dalla Fondazione Italiana del Rene, dalla Società Italiana di Nefrologia e dalla Croce Rossa Italiana. Quest’anno, in particolare, il tema della giornata è dedicato a “I reni e la salute delle Donne”.

E giovedì 8 sono state davvero tante le donne che, per festeggiare la giornata dedicata a loro, ma anche alla sensibilizzazione sulle malattie che colpiscono i reni, si sono avvicinate al banchetto allestito nell’ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Vecchiazzano Forlì. Infatti l’Unità operativa di Nefrologia e Dialisi di Forlì-Cesena, diretta dal dottor Giovanni Mosconi, aveva organizzato anche nell’atrio dell’ospedale una postazione informativa. Erano presenti medici ed infermieri del reparto per rispondere ai quesiti e per fornire informazioni anche attraverso la distribuzione di materiale divulgativo, sulle funzioni dei reni e sulle manifestazioni cliniche delle patologie renali. L’iniziativa si è svolta in collaborazione con l’Associazione Nazionale Dializzati e Trapiantati (ANED) e la partecipazione dell’Associazione Italiana Donatori di Organo (AIDO), che svolge un ruolo fondamentale nella promozione e diffusione della cultura della donazione degli organi, un aspetto essenziale per i pazienti che giungono alle fasi più avanzate della insufficienza renale.

Ogni anno all’ospedale di Forlì vengono ricoverati oltre 260 pazienti nell’Unità operativa di Nefrologia e trattati 147 pazienti dializzati, di cui 138 in emodialisi e 9 in dialisi peritoneale. Vengono effettuate 18.938 sedute di emodialisi, di cui oltre 300 dialisi per acuti. Nel corso del 2017 i cittadini del forlivese sottoposti a trapianto sono stati 7 (di cui 1 da vivente) e i pazienti trapiantati, seguiti presso l’ambulatorio dedicato, sono stati 87.

Le malattie che colpiscono i reni interessano il 6-8% della popolazione. Sono asintomatiche: quando compaiono i sintomi è spesso troppo tardi e la funzione renale risulta ormai compromessa. Una azione di prevenzione capillare ed una corretta gestione del problema, consentono di gestire meglio le malattie renali, di curarle efficacemente e, laddove questo non sia possibile, di rallentare la progressione della malattia ed allontanare il più possibile i trattamenti sostitutivi come la dialisi e il trapianto. Grazie ad efficaci programmi di prevenzione in Emilia-Romagna il dato di pazienti che annualmente inizia la dialisi risulta inferiore alle medie nazionali (150 per milione di abitanti); il dato conferma l’importanza di una diagnosi precoce e di un attento monitoraggio clinico.

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