Sanità, diminuiscono i tempi d’attesa in Emilia Romagna: +41% di esami senza ‘calende greche’

L'Ausl Romagna è passata dal 74% di prestazioni specialistiche garantite oltre il 90% dei tempi di attesa nell'ottobre 2014 all'83% dell'ottobre 2015

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Migliora l’efficienza del sistema sanitario regionale, in particolare per quel che riguarda i tempi di attesa per gli esami. Da ottobre 2014 ad ottobre 2015, in Emilia-Romagna, si è infatti registrato un incremento del 41% delle prenotazioni di prestazioni specialistiche che presentano performance superiori al 90% nella garanzia del rispetto dei tempi di attesa. E’ il dato fornito da Piera Sanna, funzionaria dell’assessorato regionale alla Sanità, che a Bologna ha partecipato ad una commissione consiliare in Comune. 

In particolare, nell’area vasta Emilia nord (Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena) il miglioramento è stato del 69%, nell’area vasta Emilia centrale (Bologna, Imola e Ferrara) del 66%. La percentuale complessiva di miglioramento si abbassa a causa del territorio dell’Ausl della Romagna (Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini), dove si registra un +9%: ma in questo caso si partiva da “risultati già ottimi – precisa Sanna – visto che dal 74% di prestazioni garantite oltre il 90% nell’ottobre 2014 si è passati all’83% dell’ottobre 2015”.

Dunque i miglioramenti “ci sono e sono molto evidenti”, sottolinea la funzionaria di viale Aldo Moro: un riscontro che arriva non solo dal monitoraggio compiuto sulle prenotazioni, “ma anche dalle segnalazioni dei cittadini – riferisce Sanna – perché ne arrivano di meno e, allo stesso tempo, ora arrivano molti elogi”.
Considerando il periodo temporale preso come riferimento per il raffronto, Sanna sottolinea che sul miglioramento ha inciso il recente piano regionale (varato lo scorso luglio) insieme alle azioni propedeutiche ad esso che erano state avviate nei mesi precedenti. 

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