Cesena Fiera si gode l’utile del 2015, con +30% del fatturato, e si rifà il look

Piraccini: "Macfrut essenziale per la nostra crescita ma c'è di più". E il sindaco Lucchi chiede nella compagine societaria "una rilevante presenza dei privati"

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Il Macfrut a Rimini fa volare i conti di Cesena Fiera. Il 2015 si chiude infatti con una crescita del fatturato del 30%, da 2,9 milioni di euro a 3,8, e un utile netto che supera i 123.000 euro, nonostante spese straordinarie per 217.000 euro. Così in programma ci sono interventi sulla struttura di Pievesestina per tre milioni di euro. I lavori, già iniziati, dovrebbero completarsi entro settembre, con il taglio del nastro in calendario a ottobre. 

Conti che fanno decisamente sorridere il presidente di Cesena Fiera, Renzo Piraccini, mentre accompagna la stampa in un tour dei padiglioni sotto restyling. “Un intervento radicale, molto curato anche dal punto di vista estetico”, spiega, che porterà a creare nuovi uffici, tre sale conferenza da 250, 100 e 50 posti, la Città del gusto della Romagna gestita dal Gambero Rosso, una nuova cucina da 125 metri quadrati data in gestione a Summertrade e una struttura polifunzionale a servizio della fiera e delle imprese.

Già, perché al di là di Macfrut, di cui “non vendiamo niente”, e alcuni nuovi eventi come “Sono romagnolo” e il “Wellness food festival”, fiere “non professionali ma rivolte ai consumatori”, la filosofia è quella di lasciare carta bianca agli imprenditori perché propongano dei loro progetti con Cesena Fiera a far da “service provider”. E già, sottolinea Piraccini, “sono arrivate molte richieste. Siamo convinti che saranno in molti a cogliere l’opportunità di sviluppare delle iniziative in una struttura all’altezza”. 

L’obiettivo è “crescere” e portare il fatturato nel 2017 a cinque milioni di euro. Decisamente soddisfatto anche il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, con il Comune socio della fiera quasi all’80%, assieme a Provincia e Camera di commercio. “E’ un po’ come la Juventus: prima o poi fa gol e difficilmente ne prende”, rimarca sottolineando che “avere una fiera competitiva è un valore aggiunto per la città”.

IL SINDACO LUCCHI VUOLE “UNA RILEVANTE PRESENZA DEI PRIVATI”

Lucchi, poi, durante la presentazione alla stampa del bilancio 2015 traccia la strada da intraprendere all’interno della riforma del sistema fieristico avviata dalla Regione. Viale Aldo Moro “pensa a una holding e mi risultano degli abboccamenti in corso”, spiega: la “precondizione” è che tutte le fiere siano “più forti”. Dunque “la prima cosa è non farsi concorrenza”. Da questo punto di vista, Cesena e Rimini, con la sinergia per la realizzazione del Macfrut e la nomina nel cda del quartiere rivierasco di Katia Guerrini già consigliere a Cesena, sono un esempio. “Abbiamo un fisico diverso ma lavoriamo assieme”. Certo, prosegue il primo cittadino, nel quadro regionale “alcune crescono, altre sono in difficoltà. Ognuna ha una propria compagine societaria. Noi dobbiamo riflettere sull’attuale partecipazione totalmente pubblica”. Occorre pensare, ipotizza, a una “presenza rilevante dei privati”, come nel passato le associazioni di categoria, oppure qualche altro soggetto istituzionale, in una “assoluta condivisione degli obiettivi”. 

I conti sono “in ordine e si investe sul futuro”, aggiunge il segretario generale della Camera di commercio, Antonio Nannini, sottolineando da un lato le “ricadute positive per il territorio”, dall’altro la bontà della scelta di porsi come “catalizzatore di iniziative imprenditoriali”. Insomma, tira le fila Mauro Maredi per la Provincia di Forlì-Cesena, “la società è ben amministrata e gestita. Se tutte le partecipate fossero così avremmo risolto molti problemi”. 

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