Manifesti funebri a Cesena contro la prima unione civile in città

Mentre in Comune il sindaco Lucchi celebrava l'unione tra Manuel e Marco, fuori Forza Nuova affigge manifesti listati a lutto contro "il matrimonio gay, funerale d'Italia"

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È accaduto questa mattina. Mentre il sindaco Paolo Lucchi, assistito dal vice sindaco Carlo Battistini e dagli assessori Tommaso Dionigi e Simona Benedetti, in Municipio celebrava – in applicazione della Legge 20 maggio 2016, numero 76 – la prima Unione Civile in città, fuori i mililtanti dell’organizzazione di estrema destra affiggevano manifesti funebri, accompagnati da lumini e crisantemi, per contestare quel “rito” definito “funerale d’Italia”. 

Secondo quanto riportato in una nota dell’organizzazione di destra, riferita dall’agenzia ANSA, “Le vie del centro storico – spiega Forza Nuova – sono state tappezzate da manifesti con scritto: ‘Manuel e Marco, unitamente ai parenti e alla cittadinanza tutta, annunciano la fine della civiltà, delle nostre tradizioni, della famiglia naturale, unico cardine della nostra società, e dei diritti dei bambini a crescere con una mamma ed un papà avvenuta domenica 25 settembre”.

 

Il testo dell’improbabile “necrologio” si chiude, ovviamente, con il richiamo nostalgico alle “culle” degli adagi imperiali del ventennio, inneggiando ai “figli di cui l’Italia avrebbe bisogno piuttosto che di omosessuali! (con il punto esclamativo).

 

A giudizio del responsabile regionale di FN, Mirco Ottaviani, secondo quanto riferito dall’ANSA, oggi resterà “inciso nella storia di Cesena come un giorno nefasto, il passo definitivo verso il baratro in cui sta precipitando l’intera nostra società”.

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