Falsa denuncia di furto dell’auto, denunciati a San Mauro Pascoli due fratelli marocchini

Calunnia, simulazione di reato e favoreggiamento in concorso i reati loro contestati dopo le indagini dei carabinieri

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Calunnia, simulazione di reato e favoreggiamento in concorso. Sono i reati per i quali i carabinieri della stazione di San Mauro Pascoli, al termine di indagini, hanno denunciato in stato di libertà due fratelli, di origine marocchina e residenti in quel comune, uno 33enne, incensurato, coniugato e impiegato, l’altro 35enne, celibe, operaio e con un precedente di polizia per guida in stato di ebbrezza alcolica.

Come riportato in un comunicato dei Carabinieri, all’inizio dello scorso mese di luglio il primo dei due denunciava al Comando Stazione dell’Arma il furto in abitazione ad opera di ignoti, dove veniva asportata esclusivamente la propria auto con le chiavi. Verso la fine di agosto, giungeva allo stesso Comando una nota da parte della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Ministero dell’Interno, con la quale veniva comunicato che l’autovettura, denunciata come rubata dall’uomo, era stata controllata in Spagna nelle disponibilità di cittadino marocchino, trentaseienne, lì residente.

Dopo due giorni si presentava negli uffici dei carabinieri il fratello trentacinquenne, il quale riferiva che l’auto era stata presa dal cugino, a loro insaputa, e che il fratello avrebbe rimesso la denuncia una volta tornato dal Marocco. A metà settembre, quest’ultimo, sentito in maniera precisa come testimone in ordine ai fatti avvenuti, e in risposta ai dubbi da parte dei militari, riferiva che l’auto in questione era stata venduta nella scorsa primavera, al prezzo di 1500 euro, al cugino in Spagna. Quest’ultimo, nei giorni successivi alla vendita, non aveva mai ottemperato a immatricolare nuovamente l’auto con targhe spagnole, come da accordi, e, quindi, non riuscendo più a reperirlo, al fine di esimersi da eventuali conseguenze penali e amministrative dall’uso improprio del mezzo ad opera del parente, l’uomo residente a San Mauro Pascoli aveva deciso di sporgere la denuncia di furto, risultata poi falsa.

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