Strangolata una 46enne moldava a Riccione, fermato il compagno italiano a Cesena

Il corpo di Olga Matei trovato nell'appartamento della donna in viale Dante, l'uomo ha tentato il suicidio con dei farmaci e poi ha chiamato il 118, confessando ai carabinieri di "aver fatto una sciocchezza". Il commento del sindaco Tosi e dell'assessore regionale Petitti

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Ancora un femminicidio: strangolata e uccisa al culmine di una lite scoppiata nella notte. La vittima è Olga Matei, una donna di 46 anni originaria della Moldavia ma residente da diversi anni a Riccione, in un appartamento della centralissima viale Dante. A trovarla, questa mattina, sono stati i carabinieri della compagnia di Riccione, entrati nell’abitazione su segnalazione proprio del presunto autore del delitto: Michele Castaldo, 54enne residente a Cesena. 

L’uomo in mattinata aveva provato a suicidarsi ingerendo dei farmaci all’interno della sua abitazione ma poi, in preda a un malore, aveva chiamato il 118. I sanitari sono arrivati a casa sua con i carabinieri della compagnia di Cesena ed è stato in quel momento che l’uomo ha confessato di “aver fatto una sciocchezza”.

Sulla base delle indicazioni, tra le quali la relazione con la straniera, i carabinieri di Riccione sono entrati nell’appartamento di viale Dante e hanno trovata la donna priva di vita. Olga Matei viveva da diversi anni in Romagna e lavorava come commessa in un negozio di ottica a Miramare (frazione di Rimini confinante con la Perla verde).
Prima di allacciare una relazione con l’italiano, la 46enne era stata sposata con un connazionale dal quale aveva avuto una figlia che adesso ha dieci anni. La bambina in questi giorni non era in casa della mamma, si trova con il padre.

I carabinieri della compagnia di Riccione stanno effettuando tutti gli accertamenti per chiudere il cerchio attorno all’episodio anche se ormai la vicenda appare abbastanza chiara. In precedenza non c’erano stati segnali che potessero far presupporre malessere nella coppia: non risultano denunce o segnalazioni da parte della 46enne nei confronti del compagno. I vicini di casa non si sono accorti di nulla. Hanno scoperto ciò che era accaduto solo questa mattina quando hanno visto presentarsi i carabinieri e il magistrato di turno. Il 54enne, sentito dagli inquirenti, è stato sottoposto a fermo. 

IL SINDACO TOSI: “TROPPA PAURA A DENUNCIARE”

“È un delitto orribile quello avvenuto oggi dove una donna è stata vittima di una follia ingiustificabile per mano del suo ex compagno. Sono addolorata per questo inenarrabile gesto di violenza che colpisce la nostra comunità”. Così il sindaco di Riccione, Renata Tosi, sull’omicidio di una donna moldava scoperto stamane, in seguito al quale si è costituito ed è stato arrestato l’ex compagno italiano. “Un tragico episodio – sottolinea Renata Tosi – che ci mostra come le donne siano ancora troppo spesso messe in pericolo da chi è stato loro più vicino e che ci deve spingere a perseguire con ferma determinazione un lavoro quotidiano di cultura preventiva con iniziative rivolte all’intera collettività. Troppe donne hanno ancora paura a denunciare le minacce e le violenze, non solo fisiche, che spesso continuano a subire dai propri compagni o da ex partner di vita dopo la rottura di una relazione”. “Per questo – è l’appello del sindaco della Perla Verde – rivolgo con il cuore un invito a tutte quelle donne che hanno timori e paure, a denunciare alle Forze dell’Ordine o a rivolgersi alla rete di protezione sociale in campo per chiedere e ottenere un aiuto. A nome dell’Amministrazione Comunale e dei nostri concittadini desidero esprimere un sentito ringraziamento agli inquirenti e ai Carabinieri per il loro operato ancora una volta svolto con grande professionalità e affidabilità e la nostra sentita vicinanza ai familiari della vittima”.

PETITTI: “SCONCERTANTE L’ENNESIMO FEMMINICIDIO”

“E’ un’altra terribile notizia che ferisce la nostra regione. E’ sconcertante venire a conoscenza dell’ennesimo femminicidio”. Così l’assessore regionale alle Pari opportunità, Emma Petitti, commenta l’omicidio oggi a Riccione di una 50enne moldava, strangolata in casa dall’ex compagno italiano. “Il nostro impegno nel contrasto alla violenza sulle donne – sottolinea – è una priorità che diviene sempre di più un’emergenza. Il mese scorso abbiamo pubblicato un bando, in scadenza il 15 ottobre, da un milione di euro per sostenere gli Enti locali e le associazioni che si occupano di lotta alla violenza di genere”. Gli obiettivi del bando sono innanzitutto sostenere la rete territoriale di prevenzione e assistenza alle donne vittime di violenza e ai loro figli, supportando i progetti di ospitalità in emergenza, i percorsi di uscita dalla violenza e di autonomia e le azioni di prevenzione mirata a gruppi di donne a rischio di violenza. Il piano messo in campo dalla Regione Emilia-Romagna – conclude Petitti – non si limita a fornire la necessaria protezione alle donne che subiscono violenza ma punta a instaurare una cultura del rispetto, attraverso una campagna di informazione e sensibilizzazione da avviare già nelle scuole”. 

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