Carabinieri Forlì-Cesena, percepivano somme illegittimamente dall’INPS: deferite otto persone

Elevate nei confronti di altre dieci persone sanzioni amministrative per complessivi 54mila euro

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Il Comando Provinciale Carabinieri di Forlì-Cesena, in collaborazione con la Direzione Provinciale INPS di Forlì, ha avviato un’attività finalizzata alla verifica dei requisiti posseduti dalle persone titolari di assegno sociale, erogato mensilmente dall’INPS a favore di chi si trova in condizioni economiche disagiate. 

Al termine di una prima fase di controlli eseguiti sul territorio provinciale 8 persone sono state deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Forlì per ‘indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato’ (art.316 ter del codice penale), per aver percepito illegittimamente dall’INPS circa 110mila euro. Nei confronti di ulteriori 10 persone sono state elevate sanzioni amministrative, per complessivi 54mila euro, a fronte di indebite percezioni pari a circa 18mila euro. 

L’assegno sociale è una prestazione economica erogata a domanda dall’interessato, a favore dei cittadini che si trovano in condizioni economiche disagiate. Le condizioni per ottenere tale prestazione economica sono: avere più di 65 anni e 7 mesi di età; una sitauzione di bisogno economico; essere cittadini italiani, ovvero per gli stranieri comunitari avere residenza in Italia e per gli stranieri non comunitari essere titolare di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (‘ex carta di soggiorno’) e residenza effettiva, stabile e continuativa per almeno 10 anni sul territorio nazionale. In particolare, tale beneficio non è erogabile qualora il beneficiario dimori all’estero per più di 30 giorni continuativi. In quel caso, la persona è tenuta a comunicarlo all’INPS, ente erogante, che provvede a sospendere il pagamento. 

L’articolo 316 ter del codice penale punisce chiunque consegna indebitamente, mediante l’omissione di informazioni, erogazioni concesse dallo Stato o da altri enti pubblici. Se la somma percepita è superiore a 4mila euro, la norma prevede come sanzione la reclusione da sei mesi a tre anni. Se la somma percepita è inferiore ai 4mila euro, è prevista una sanzione amminitrativa. L’INPS, oltre ad avere revocato il beneficio, ha avviato le pratiche per il recupero delle somme illegittimamente percepite. 

L’attività di controllo sarà ora estesa, in modo sistematico, a tutti i 330 cittadini stranieri, residenti in provincia, titolari del beneficio.

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