Sequestro di 3 caseifici in Romagna. Il plauso di Coldiretti: “Bene l’operazione dei Nas”

"E' necessario salvaguardare il settore lattiero-caseario che vale 3 miliardi di euro e garantisce 20mila posti di lavoro"

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Salvaguardare la qualità e l’immagine del settore lattiero caseario che in Emilia Romagna vanta produzioni di alta qualità, dal latte alimentare ai formaggi Dop. È l’appello di Coldiretti regionale che esprime parere positivo sull’operazione dei Nas di Bologna che hanno sospeso l’attività di tre caseifici in Romagna.

Assicurare le verifiche delle corrette procedure e del rispetto di tutte le regole, a partire dall’etichettatura che dal 19 aprile è diventata obbligatoria per tutti i prodotti lattiero caseari – scrive Coldiretti Emilia Romagna – significa difendere un settore che nella nostra regione garantisce 20 mila posti di lavoro e oltre 3 miliardi di ricchezza economica. Inoltre significa sostenere l’attività delle 3.700 stalle emiliano romagnole che spesso si trovano in zone montani e svantaggiate dove svolgono un ruolo insostituibile di presidio del territorio.

La produzione dei 250 mila capi di mucche da latte presenti in Emilia Romagna ma anche delle oltre 60 mila pecore e capre – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – è garantita da livelli di sicurezza e qualità superiore proprio grazie al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d’Europa e dall’attività di indagine delle forze dell’ordine, che tutelano così i primati conquistati a livello comunitario e mondiale.

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