Centri estivi, Comune di Cesena: “Tutti i ragazzi disabili che l’hanno chiesto sono stati inseriti”

Sindaco e assessore replicano alle critiche di Sinistra Italiana: "La discriminazione è un problema serio che non va citato a sproposito"

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Tutti i ragazzi con disabilità che ne abbiano fatto richiesta sono stati inseriti nei centri estivi di Cesena e per tutti, sono 43, il Comune ha sostenuto il costo dell’educatore aggiuntivo, per un minimo di almeno 30 ore settimanali. Da Palazzo Albornoz arriva la replica a Sinistra italiana sulle critiche all’accesso ai centri estivi 0-14 anni. 

Con sindaco Paolo Lucchi e assessore ai Servizi per le persone Simona Benedetti a stigmatizzare la “scarsa conoscenza” e l’utilizzo del termine “discriminazione in maniera ingiusta e, purtroppo, decisamente strumentale”.

Negli anni, aggiungono i due amministratori, si conferma “un costante aumento” delle domande da parte delle famiglie: 33 nel 2015, 37 nel 2016 e 43 nel 2017. Un aumento che è andato di pari passo con quello delle risorse economiche, passate da 61.260 euro nel 2015 a 90.000 nel 2017. Inoltre per i ragazzi disabili la fascia di età arriva fino a 18 anni. Tra l’altro ai 43 ragazzi inseriti in queste settimane, si sono aggiunti quattro ultramaggiorenni, in questo caso con un contributo da parte della famiglia.

Durante l’estate, ricordano inoltre sindaco e assessore, per le persone adulte con disabilità sono disponibili altri servizi parificabili ai centri estivi, che prevedono percorsi educativi ed assistenziali diversi, ugualmente commisurati all’età e ai bisogni. Servizi cui si accede attraverso relazione con l’assistente sociale dedicata. L’Amministrazione conferma dunque “la volontà piena di inclusione” e infatti sostiene la frequenza ai centri estivi anche nei casi in cui le famiglie versino in stato di povertà assoluta: nel 2017 sono stati aiutati economicamente 83 ragazzi per una spesa di 20.000 euro.

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