Si finge prima carabiniere poi avvocato per truffare 700 euro un’anziana, ma lei non abbocca

Un'88enne di Gambettola apre al malvivente dicendogli che gli avrebbe dato 500 euro dopo avere chiamato i carabinieri e lui scappa. A vuoto anche un'altra truffa

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Un tentativo di truffa ai danni di un’anziana è andata a vuoto. Un’88enne di Gambettola ha ricevuto la telefonata di un finto maresciallo dei carabinieri il quale l’ha informata che il genero aveva provocato un incidente stradale e che si trovava in ospedale a Cesena, aggiungendo che la controparte non lo avrebbe denunciato se lei avesse consegnato 700 euro al legale che rappresentava la vittima del sinistro. La donna ha accettato la proposta, ma quanto il finto avvocato si è presentato a casa, lei gli ha detto che avrebbe versato 500 euro dopo avere chiamato i carabinieri. Tanto è bastato per fare fuggire il truffatore. E’ stata sufficiente invece la minaccia di chiamare il 112 a un’altra anziana di Gambettola che nella stessa mattinata aveva ricevuto la telefonata di uno sconosciuto che inventandosi un incidente alla figlia di lei (di 54 anni) la informava che sarebbe passato un maresciallo dei carabinieri a ritirare del denaro per non fare scattare una denuncia.

Tenta di truffare un’anziana ma lei fiuta il raggiro e chiama i carabinieri, il manigoldo però riesce a darsela a gambe. Il tentativo di raggirare una donna di 88 anni di Gambettola è scattato nella mattinata di mercoledì 10 gennaio, quando la pensionata ha ricevuto una telefonata da uno sconosciuto, qualificatosi come un maresciallo dei Carabinieri di Cesena. Il furfante l’ha informata che suo genero aveva avuto un incidente stradale e che in quel momento era ricoverato all’Ospedale “Bufalini” di Cesena, dove era assistito dalla moglie. L’anziana ha chiesto allora al “maresciallo” di poter parlare con la figlia, ma questi le riferiva che non era possibile, poiché si trovava al secondo piano dell’ospedale, aggiungendo che l’incidente era stato causato proprio dal genero e che, per non sporgere denuncia, la controparte pretendeva 700 euro, che sarebbero stati ritirati da un avvocato il quale si sarebbe recato a casa sua per concludere la pratica.

La signora ha ribattuto di non avere in quel momento tale somma, ma che l’avrebbe potuta reperire, così poco dopo alla sua porta si è presentato il sedicente avvocato, il quale, entrato in casa, ha finto di telefonare ai Carabinieri di essere arrivato e chiesto i soldi pattuiti. Rammentando recenti episodi truffaldini avvenuti in zona e soprattutto insospettita anche grazie alle indicazioni acquisite nell’ambito della campagna divulgativa eseguita ad hoc dall’Arma finalizzata a prevenire le truffe e dedicata soprattutto alle cosiddette “fasce deboli”, l’88enne ha detto all’altro di avere solo 500 euro, che però glieli avrebbe consegnato solo dopo l’arrivo dei Carabinieri. A quel punto, vista la mala parara, il sedicente avvocato, con una scusa, è uscito dall’abitazione e si è dileguato. Nel pomeriggio la signora ha denunciato l’accaduto ai militari del Comando Stazione Carabinieri di Gambettola. 

E’ stata sufficiente invece la minaccia di chiamare il 112 a un’altra anziana di Gambettola che nella stessa mattinata aveva ricevuto la telefonata di uno sconosciuto che inventandosi un incidente alla figlia di lei (di 54 anni) la informava che sarebbe passato un maresciallo dei carabinieri a ritirare del denaro per non fare scattare una denuncia.

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