Fisco. Cesena è fra i Comuni italiani con l’addizionale Irpef più bassa

Analisi del Consiglio nazionale dei commercialisti: 154,5 euro su un reddito di 36.000

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Se Roma e’ al top per il ‘caro-Irpef’, Cesena e’ tra i Comuni italiani con l’addizionale piu’ bassa. Lo rende noto il Comune, che rivendica “l’attenzione che in questi anni l’Amministrazione ha dedicato al tema della fiscalita’ e dell’equita’”. Stando all’analisi sul peso delle addizionali Irpef elaborata dall’Ufficio studi del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili pubblicata nei giorni scorsi, l’addizionale comunale applicata dal Comune di Cesena e’ infatti una delle piu’ leggere nel 2016. 

L’indagine e’ andata a verificare quanto l’addizionale comunale incida su un reddito di 36.000 euro: al vertice della classifica dei Comuni piu’ onerosi, dunque si e’ piazzata Roma, con 324 euro, seguita tra le altre da Bologna, Genova e Grosseto (e poi, Gubbio, Livorno, Milano, Napoli, Palermo, Parma, Pistoia, Rovigo, Terni, Torino, Venezia, Perugia). Forli’, coi suoi 252,5 euro e’ piu’ in basso in questa top ma Cesena fa anche meglio con 154,5 euro.

A questo proposito, il Comune di Cesena ricorda che dal 2014 a Cesena l’applicazione dell’addizionale e’ calcolata sulla base di scaglioni di reddito, risultando quindi progressiva, con l’obiettivo dichiarato di pesare meno sui redditi piu’ bassi. Una soluzione adottata dopo essere stata condivisa con Cgil, Cisl e Uil. Nel 2016 il reddito complessivo medio a Cesena e’ stato di 22.036 euro e l’addizionale media pagata dai contribuenti e’ stata di 119 euro. Nel dettaglio, circa il 75% dei contribuenti a Cesena si colloca al di sotto dei 26.000 euro di reddito. Di questi, 17.388 (pari al 23,8%) ricadono nella no tax area e quindi non versano nulla al Comune.

Invece, nello scaglione tra i 26.000 e ed i 55.000 euro di reddito – cioe’ quello in cui si trova il reddito di 36.000 euro preso in esame nell’analisi dell’Ufficio studi si registrano 26.091 contribuenti (pari al 35,7%). Complessivamente, i cesenati che nel 2016 hanno pagato l’addizionale comunale sono stati 62.632. L’importo totale incassato dal Comune per questa voce nel 2016 e’ stato di 5.933.720 euro, in crescita rispetto all’anno precedente, in linea con l’andamento generale dei redditi che gia’ da qualche anno a Cesena registrano un incremento.

Le entrate dovute all’addizionale comunale Irpef costituiscono il 9,5% delle entrate tributarie del Comune, che nel 2016 hanno fatto registrare un afflusso nelle casse comunali di 62 milioni 463.387 mila euro. A loro volta, le entrate tributarie rappresentano il 70,36% delle entrate correnti, che ammontano a 88 milioni e 773.297 euro. Tenendo contro che le entrate tributarie pro capite misurano l’effettiva pressione tributaria complessiva della citta’, a Cesena la pressione tributaria pro capite si attesta sui 644,41 euro, risultando una delle piu’ basse della Regione.

La classifica dell’Irpef calcolata su un reddito di 36.000 euro, aggiunge l’amministrazione, “conferma l’attenzione particolare dell’Amministrazione a tenere calmierata la tassazione a Cesena”. Un’attenzione “che si accompagna da tempo all’impegno per il contrasto all’elusione e all’evasione, pur promuovendo tutti gli strumenti legittimi consentiti per favorire l’adesione spontanea dei contribuenti ed evitare cosi’ ogni atteggiamento persecutorio”.

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