Quindici anni senza Pantani. Cesenatico gli intitola una piazza: “Marco è entrato nel nostro dna”

Il sindaco Matteo Gozzoli: "La città ha voluto restituire qualcosa a Pantani perché ci ha dato tantissimo. Abbiamo inviato la richiesta in Prefettura ed attendiamo il nullaosta per l'intitolazione"

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Una piazza “Marco Pantani‘ a Cesenatico, per ricordare il campione romagnolo a 15 anni dalla scomparsa. Sara’ il secondo ‘battesimo’ di un luogo (l’attuale piazza Marconi) gia’ meta di appassionati in ‘pellegrinaggio’ da tutta Italia per la statua del grande scalatore (base di marmo, opera in bronzo) inaugurata nel 2014. Qui Marco giocava da bimbo con gli amici: a poche centinaia di metri dalla piazza, infatti, abito’ a lungo con la famiglia. “La citta’ ha voluto restituire qualcosa a Pantani perche’ ci ha dato tantissimo. Abbiamo inviato la richiesta in Prefettura ed attendiamo il nullaosta per l’intitolazione. Chi ha conosciuto Marco, se lo porta dentro, e’ entrato nel nostro dna”: ha spiegato il sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli con un passato da ciclista ‘junior’ e, come tanti nella citta’ romagnola, cresciuto sulle due ruote con il mito del ‘Pirata’. 

“Negli anni Novanta – ricorda il primo cittadino – quanto gli automobilisti ti vedevano pedalare da ragazzino spesso gridavano ‘Vai Pantani‘. Avevo dieci anni e, insieme ai miei compagni, lo incontrammo piu’ volte in allenamento sui tornanti di collina”.

Un affetto costante e discreto dai cittadini di Cesenatico per un ‘figlio adottato’ testimone di una comunita’ in tutto il mondo. Una passione roboante, invece, dai tanti ciclo-turisti, appassionati e ‘pellegrini’ in viaggio anche dall’estero per rendere omaggio ad un campione mai dimenticato tra il Mausoleo e lo Spazio-Museo vicino alla stazione creato dalla famiglia. Lo dimostrano le scritte “Forza Pantani” ancora tra le piu’ gettonate sull’asfalto in occasione di eventi sportivi per ricordarlo: il Memorial Pantani o la gran fondo Nove Colli di settembre.

Nonostante le sentenze dei magistrati (l’inchiesta sull’esclusione dal Giro e’ stata archiviata) nel paese in cui e’ cresciuto si respira ancora il “senso di ingiustizia”, piu’ volte lamentato dai genitori per la maglia rosa ‘ strappata’ al ‘Pirata’ il 5 giugno 1999 a Madonna di Campiglio. “La sensazione generale – ha sottolineato il sindaco di Cesenatico – che sia successo qualcosa di strano e’ forte. Quasi come se un personaggio troppo grande dovesse essere ridimensionato. E’ utile ribadire il fatto che Pantani venne fermato per valori anomali di ematocrito, quindi, dal puto di vista delle analisi non e’ mai risultata alcuna assunzione di sostanze dopanti”.

Il ‘Pirata’, a Cesenatico e’ soprattutto Marco. “A 15 anni di distanza e’ sempre ricordato come un uomo – ha sottolineato Gozzoli – che ha fatto tante belle cose. Le polemiche nazionali non hanno minimamente intaccato il rapporto con la comunita’”. A partire dalla sera del 14 febbraio 2004, quando il corpo senza vita di Pantani fu trovato in una stanza di un residence di Rimini, i genitori hanno parlato di un omicidio non di un’overdose volontaria come stabilito dalle sentenze. “Mamma Tonina e papa’ Paolo sono due persone che da quel giorno – ha concluso il sindaco – hanno iniziato una loro battaglia per cercare di conoscere la verita’. Comprendo il dolore e la voglia di trovare qualche elemento in piu’ per ricostruire una vicenda che sicuramente ha delle zone d’ombra”.

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