Viadotto E45. Affidata super perizia: sopralluogo il 4 aprile a Puleto

Per verificare se riaprire il tratto anche ai mezzi pesanti. La Regione preoccupata anche per la stagione turistica: raddoppiati i fondi per chi è danneggiato dalle difficoltà alla circolazione e appello al governo a fare presto

Più informazioni su

Il gip del tribunale di Arezzo Piergiorgio Ponticelli, in sede di incidente probatorio peritale, ha affidato al professor Claudio Modena dell’Università di Padova la ‘super perizia’ sul viadotto Puleto lungo la E45. Modena ha indicato nel 4 aprile la data del sopralluogo sul tratto interessato del viadotto, che si trova a Valsavignone, tra le province di Arezzo e Forlì-Cesena. Il perito dovrà stabilire se davvero c’è stata un’omessa manutenzione del viadotto, come ipotizza il procuratore Roberto Rossi, con gli avvisi di garanzia a cinque dirigenti e tecnici dell’Anas, oppure se ha ragione la società che sostiene la non pericolosità della situazione attuale del viadotto. 

La perizia dovrà accertare anche se c’era il rischio di crollo di cui avevano parlato i tecnici della procura quando a gennaio lo stesso fu sequestrato per poi riaprire a metà febbraio ma solo ai mezzi leggeri. Se le verifiche del 4 aprile saranno ritenute bastanti Anas potrà decidere la riapertura ai mezzi pesanti del tratto di viadotto, altrimenti sarà fissato un ulteriore sopralluogo. 

APPELLO EMILIA ROMAGNA AL GOVERNO: RISCHIAMO DISASTRO, FARE IN FRETTA

Intanto la Regione Emilia Romagna cerca di correre ai ripari perché alla luce delle difficolta’ sulla E45 ci sono “migliaia di lavoratori che rischiano seriamente il posto di lavoro”. Per questo ha deciso di raddoppiare gli sforzi economici per arginare la crisi dovuta allo stop della arteria che collega Romagna e Toscana fino al centro Italia: ora c’e’ mezzo milione di euro a disposizione di chi e’ stato danneggiato dalle difficolta’ alla circolazione in seguito al sequestro del viadotto Puleto. Ma soprattutto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, torna a lanciare un appello al Governo Conte perche’ mantenga le promesse. I timori riguardano anche l’ormai imminente stagione estiva sulla costa romagnola. “Siamo gia’ a primavera, comincia a mettersi in moto il sistema turistico, li’ noi – avvisa Bonaccini – rischiamo di avere un danno che se non corrisposto in maniera veloce nell’intervento sull’infrastruttura ma dall’altro anche con interventi in solido per coloro che stanno subendo danni, imprese, lavoratori e famiglie, puo’ diventare un disastro davvero gigantesco”.

Di qui l’appello di Bonaccini, che, mentre a Cesena e’ previsto il summit con l’assessore regionale Paola Gazzolo, portera’ il tema anche alla conferenza Stato Regioni: insieme a Toscana e Umbria l’Emilia-Romagna presentera’ una istanza per “chiedere che al piu’ presto venga riconvocato il tavolo per fare il punto o arrivino le risposte che ci erano state promesse”. “Si rischia di parlarne poco – dice ancora Bonaccini a margine di una conferenza stampa in Regione – ma per quel territorio che non e’ nemmeno piccolo questo e’ un danno che sta diventando importante. Il Governo faccia il piu’ in fretta possibile nel mantenere gli impegni che ha preso, da parte nostra raddoppiamo gli sforzi”. La Regione passera’ infatti dai 250.000 euro gia’ stanziati in favore di imprese e lavoratori colpiti a 500.000 euro. 

Ma, rileva il governatore, dal Governo “ancora non sono arrivate le risposte attese, a partire dalla mancanza di risorse per gli ammortizzatori sociali dei lavoratori, per le imprese che non sono poche”. Manca inoltre “certezza sugli investimenti per la completa riapertura del ponte da un lato e dall’altro opere ed interventi complementari per una alternativa nel caso di altri problemi alla E45. Quello – sottolinea Bonaccini – e’ uno snodo fondamentale per la viabilita’ di questo paese”. 

Più informazioni su