Cimice asiatica in Romagna. Reti e predatori naturali risultano efficaci per difendere la frutta

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Come riporta una nota dell’Ansa, a evidenziare l’efficacia di reti protettive e predatori naturali per difendere le coltivazioni di frutta dalla cimice asiatica, insetto esotico presente da diversi anni sul territorio italiano, temuto perché in grado di provocare ingenti danni agli alberi da frutto, in particolare a pero, kiwi, melo e pesco, è un progetto triennale emiliano-romagnolo finanziato dalla Regione e coordinato dalla cooperativa Centro ricerche produzioni vegetali (Crpv) con il coinvolgimento di altre strutture di ricerca e delle principali realtà produttive cooperative. 

Il progetto, denominato ‘Halys’ e nato nel 2016 per affrontare la cimice asiatica che è presente in Emilia-Romagna dal 2012, punta a individuare nuovi sistemi di difesa contro l’insetto, che siano sostenibili e rispettosi dell’ambiente. Tra questi, appunto, secondo i ricercatori, spiccano le reti protettive e multifunzionali, le trappole a feromoni e i predatori naturali.

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