Chiusura E45. Emilia Romagna chiede al governo un tavolo con le Regioni interessate e parti sociali

Il presidente Bonaccini a San Piero in Bagno incontra sindaci, aziende e sindacati per fare il punto sulle iniziative future "dopo il no dell'esecutivo a riconoscere lo stato di emergenza nazionale e il mancato stanziamento dei previsti 8 milioni per gli ammortizzatori sociali"

Più informazioni su

La Regione Emilia Romagna rilancia il proprio impegno a favore dei cittadini che stanno subendo le conseguenze della chiusura del viadotto Puleto sulla E45 e nei prossimi giorni inviera’ al governo la richiesta di convocare un tavolo con le tre Regioni interessate, oltre all’Emilia Romagna anche Toscana e Umbria, i Comuni e le parti sociali. L’annuncio e’ stato dato a San Piero in Bagno dal presidente della giunta emiliano-romagnola, Stefano Bonaccini, in occasione di un incontro venerdì 26 con sindaci, aziende e sindacati convocato proprio per fare il punto sulle iniziative future, “dopo il no del Governo a riconoscere lo stato di emergenza nazionale e il mancato stanziamento dei previsti 8 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali”.

Al momento, le uniche risorse arrivate sul territorio, spiega la Regione, restano i 500mila euro gia’ stanziati dalla giunta per gli indennizzi a quanti, studenti, imprenditori e lavoratori, hanno dovuto fare i conti con maggiori spese o minori introiti per la chiusura della strada. Il relativo bando e’ stato pubblicato l’11 aprile da parte delle Unioni dei Comuni Valle del Savio e Romagna Forlivese d’intesa con la Regione e per le domande c’e’ tempo fino al 13 maggio.

Inoltre, la Regione Emilia Romagna ha deciso di estendere lo sconto sull’Irap (fino al 50%) a favore delle imprese dei Comuni montani anche a quelle dei Comuni colpiti dall’emergenza: si applichera’ a tutte le aziende danneggiate dalla chiusura della E45, che potranno godere automaticamente del beneficio sull’imposta del 2018.

“E’ la terza volta in poche settimane che vengo di persona, ho voluto di nuovo incontrare i sindaci, il problema e’ che ci era stato promesso che in poche settimane sarebbero stati messi diversi milioni di euro perche’ rischiano di saltare imprese e molti posti di lavoro”, ha rimarcato Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna. Rivolgendosi all’esecutivo, per il governatore “la penalizzazione per il turismo, l’artigianato e l’industria in un territorio come questo e’ drammatica. Ogni settimana abbiamo assistito ad annunci su cosa sarebbe accaduto in quella successiva ma ad oggi non e’ successo niente. Non demordiamo”. Bonaccini chiede che venga messa mano alla viabilita’ alternativa e auspica, nonostante il terremoto politico in Umbria, di trovare una linea comune assieme alle altre due regioni coinvolte dal problema. 

L’incontro sulla E45 e’ stato uno degli appuntamenti della visita nell’Appennino forlivese e cesenate compiuta dal presidente della Regione insieme al sottosegretario alla presidenza, nuova tappa di un tour nei territori montani che, nelle scorse settimane, ha toccato le province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza oltre a Bologna. Un’occasione di confronto con cittadini e istituzioni per rilanciare lo sviluppo di questi territori che devono fare i conti con i rischi di abbandono e spopolamento. 

Più informazioni su