Cgil Cisl e Uil. Nella provincia di Forlì-Cesena rinnovato il contratto nazionale di lavoro delle cooperative e dei consorzi agricoli

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“Nella notte di giovedì 17 dicembre, dopo una lunga giornata di trattativa, si è raggiunta l’intesa per il rinnovo del contratto Nazionale per i dipendenti di cooperative e consorzi agricoli scaduto nel dicembre 2019 e che nella provincia di Forlì-Cesena interessa circa 7.000 addetti dei gruppi agroalimentari più rappresentativi del territorio, fra cui AVI.COOP, APOFRUIT, OROGEL, CAVIRO, CEVICO, con scadenza a dicembre 2023” riporta la nota dei segretari territoriali di FAI CISL, FLAI CGIL, e UILA Uil, rispettivamente Roberto Cangini, Domenico Parigi e Alessandro Bandini.

“L’accordo siglato porta importanti novità – precisa la nota – nella sua parte normativa, quali: 8 ore di permesso retribuito per assistenza a genitori con più di 75 anni, introduzione di maggiorazioni certe per banca ore, e importante novità è l’integrazione della maternità che regolamenta così in modo più chiaro ed esigibile questo diritto nato nel precedente contratto. Si costituiscono inoltre i coordinamenti sindacali di gruppo. Inoltre si è ottenuto un importante articolo a difesa della dignità delle persone e per il contrasto alle molestie sessuali e al mobbing, nonché l’estensione delle tutele per le donne vittime di violenze di genere. L’aumento salariale è pari a 66 euro al 5 livello, che distribuirà nei 4 anni di vigenza un montante medio di 1379 euro”.

“Questa firma arriva dopo una lunga trattativa – continua la nota – condizionata in un contesto economico, sociale molto complesso e dalle differenze di rese economiche tra i vari settori delle aziende rappresentate che non ci lascia soddisfatti, le centrali cooperative hanno commesso un grave errore minimizzando l’apporto dato dai lavoratori di questo settore nei momenti bui di quest’anno”.

“Crediamo sia un accordo che apre la discussione sulla opportunità di rivalutare il posizionamento contrattuale di alcune grandi aziende del settore alla luce di queste differenze e delle peculiarità sempre più industriali delle lavorazioni, sarà necessario avviare sin da subito un forte impegno per i rinnovi dei contratti di secondo livello in modo da poter redistribuire ulteriormente la ricchezza prodotta a livello territoriale e aziendale. Nei prossimi giorni sarà avviata la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori – termina la nota – per l’approvazione dell’intesa raggiunta”.

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