Stefano Bonaccini lascia la presidenza della Conferenza delle Regioni. In giornata l’elezione del nuovo presidente

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Il presidente di UPI Emilia-Romagna Gian Domenico Tomei ringrazia il presidente Stefano Bonaccini per il lavoro svolto in questi anni alla guida della Conferenza delle Regioni e della Province autonome che oggi, venerdì 9 aprile, eleggerà un nuovo presidente.

Per Tomei «Il Presidente Bonaccini è stato un riferimento istituzionale fondamentale in questi anni. Con il coordinamento svolto presso la Conferenza della Regioni ha dimostrato una grande capacità di ascolto e dialogo, riuscendo sempre a costruire posizioni condivise, anche tra chi esprime sensibilità politiche differenti».

La Conferenza della Regioni, attualmente guidata dal Presidente della Regione Emilia-Romagna e da quello della Liguria Giovanni Toti, come vice presidente, celebra quest’anno i 40 anni dalla sua nascita,  avvenuta per sbloccare il dibattito pubblico di allora e portare l’esecutivo al riconoscimento di una sede di concertazione stabile.

«Questi mesi di pandemia – conclude Tomei – hanno visto UPI Emilia-Romagna fortemente impegnata nei tavoli di crisi istituzionali e il dialogo costante con la Regione e col Governo dimostra quanto siano fondamentali momenti di raccordo tra istituzioni, per offrire soluzioni sempre puntuali ai bisogni dei territori e dei cittadini. In questo, Stefano ha svolto un ruolo determinante. Grazie di tutto».

“Ho avuto l’onore e il privilegio di guidare la Conferenza dalla fine del 2015, collaborando con tutti i colleghi presidenti (a prescindere dal colore politico) e con cinque governi che si sono succeduti in questi anni (anche in questo caso di colore politico molto diverso)” commenta Bonaccini in un lungo post di commiato sulla sua pagina Facebook .

“Avevo ribadito a più riprese, da un anno a questa parte, la mia disponibilità a questo avvicendamento, posto che da tempo la stragrande maggioranza di Regioni è a guida centrodestra (e se ho potuto guidare in modo unitario la Conferenza, anche in queste condizioni, lo debbo anzitutto a loro, che mi hanno sostenuto e permesso di trovare sempre una sintesi) – aggiunge -. Avevo chiesto che questo cambio si producesse però con un accordo unitario, per non aprire nell’emergenza una divisione tra noi e un indebolimento nel confronto col Governo nel momento in cui siamo chiamati a contrastare la pandemia e i suoi effetti drammatici sulla vita dei cittadini. Mi pare che si siano raggiunte queste condizioni e che si potrà procedere, quindi in tempi rapidissimi e in modo davvero unitario come avevo auspicato”.

“Quando guidi un’associazione per tanto tempo – continua Bonaccini -, soprattutto attraversando momenti molto difficili, hai il dovere di preservare l’integrità e al tempo stesso di favorirne l’evoluzione. Per parte mia penso che gli incarichi si ricoprano protempore e nell’interesse anche di chi la pensa diversamente da te. Spero di averlo dimostrato in questi anni e spero di poterlo dimostrare ora sostenendo lealmente chi prenderà il mio posto”.

“Tra i tanti, due ringraziamenti sono indispensabili – conclude -. A Giovanni Toti, che da presidente della Liguria ha ricoperto al mio fianco il ruolo di vicepresidente della Conferenza: la sua capacità, la sua intelligenza e la sua collaborazione mi sono risultate preziose in questo tempo. E alla struttura tecnica della Conferenza: dalla direttrice Alessia Grillo (e, prima di lei, Marina Principe e Marcello Mochi Onori) ai dirigenti, funzionari e collaboratori; una piccola squadra fatta di grandi professionisti da cui ho imparato tantissimo e che mi ha sostenuto giorno e notte per provare a fare al meglio. Degli errori che ho commesso rispondo io ma le cose buone fatte, senza di loro, non ci sarebbero state”.

 

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