Al circolo Arci Borella di Cesenatico incontro su sanità e pandemia con Sambri e Bissoni

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Dopo circa due anni di sosta forzata, a causa del Covid,19, riprendono per l’ottavo anno gli incontri proposti dal Circolo Arci Borella di Cesenatico, in collaborazione con la Coop. Casa del Popolo, e il patrocinio del Comune di Cesenatico.

Il primo appuntamento, in programma Mercoledì 12 gennaio 2022, alle ore 20,45 al Circolo Arci di Borella di Cesenatico, è dedicato ad uno delle (emergenze sanitarie più grandi che dobbiamo affrontare. Si parlerà di “Lotta alla Pandemia, impatto e futuro del Sistema Sanitario Nazionale”.

Interverranno il Prof. Vittorio Sambri, (Università di Bologna, Direttore U.O. Microbiologia Laboratorio Unico AUSL della Romagna) e l’Arch. Giovanni Bissoni (Già Assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna e già Consulente Ministero della Salute).

Si parlerà quindi, del difficile momento che stiamo vivendo a causa del coronavirus Covid 19 che, negli ultimi 2 anni circa, ha colpito il mondo intero e ha modificato gli stili di vita in maniera sostanziale.

Il diffondersi della pandemia di coronavirus SARS-CoV-2 nel corso dell’inverno 2020, (dapprima in Asia orientale, poi in Europa e successivamente nel resto del pianeta), ha rappresentato e continua tutt’oggi a costituire, a livello globale, una delle minacce più importanti per la salute registrate negli ultimi decenni, almeno nel novero delle malattie infettive.

Il prezzo pagato in termini di vite umane ha pochi precedenti nella storia del nostro Paese.

Ad oggi su oltre 7 milioni di casi di positività confermati, abbiamo avuto 139.000 decessi di cui 365 medici e 86 infermieri, mentre nel mondo su 305 Mln di casi i decessi sono quasi 5 milioni e mezzo.

E’ un lotta molto dura e difficile perché questo virus ci ha dimostrato, nell’arco di un anno solare, di aver tirato fuori tre varianti una più diffusiva dell’altra.

L’emergenza sanitaria che il Paese sta sperimentando a causa della pandemia da COVID-19 ha messo a dura prova il Servizio Sanitario Nazionale, sottoponendo a una pressione eccezionale e prolungata le strutture e l’organizzazione del sistema e gli operatori sanitari sono stati sottoposti a uno stress intenso, a causa di turni di lavoro pesanti e a rischi gravi, per l’elevata probabilità di contagio.

L’assistenza sul territorio ha stentato ad arginare e circoscrivere tempestivamente il diffondersi dei contagi e i casi di COVID-19 si sono dovuti riversare negli ospedali che, a loro volta, si sono dimostrati in difficoltà nel fronteggiare una simile pressione, a causa della costante diminuzione delle risorse economiche, del personale sanitario e dei posti letto subita nel corso degli ultimi decenni.

Mancano 50/60 mila infermieri per arrivare a coprire le esigenze del Sistema Sanitario Nazionale, sia sul fronte ospedaliero, sia su quello territoriale.

Per quando riguarda i medici quest’anno è stato aumentato il numero chiuso per gli studenti di medicina ma non sarà sufficiente per coprire i posti vuoti e soprattutto ne avremo la disponibilità solo fra 9-10 anni.

L’Italia impegna complessivamente per la sanità pubblica il 6,5% del Pil, molto meno del 9,5% impiegato dalla Germania, 9,3% dalla Francia e del 9,2% dalla Svezia ed è al 12° posto nella graduatoria dei Paesi UE.  Il futuro del SSN dovrebbe trovare risposte nel PNRR

Riusciremo a trovare una soluzione definitiva a questa emergenza sanitaria? Dovremo convivere col Covid? Ritorneremo alla vita normale di prima? Siamo realmente entrati nell’era “Pandemica” come affermano molti scienziati e ripreso dall’Istituto superiore di sanità (Iss), perché, abbiamo invaso gli spazi della natura, i luoghi incontaminati.  “Quando interferiamo con i diversi ecosistemi, abbattiamo gli alberi e deforestiamo, catturiamo animali, li uccidiamo o li vendiamo poi vivi in un mercato, disturbiamo questi ecosistemi e scateniamo nuovi virus. Virus che vivono da milioni di anni all’interno di specie animali (uccelli, pipistrelli, ecc), che nel momento in cui questi loro ospiti si riducono per colpa dell’intervento umano cercheranno una nuova specie in cui sopravvivere e prosperare.” Sono le parole di David Quammen, giornalista scientifico e divulgatore, autore di Spillover, saggio profetico scritto nel 2012, dove racconta la storia di alcune grandi epidemie, tra cui Aids, Sars ed Ebola, innescate proprio dallo “spillover”, ossia il salto di un virus da una specie animale all’uomo.

Queste alcune domande a cui l’incontro cercherà di dare risposte.

I RELATORI

Il professor Sambri è professore associato presso il Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale dell’Università di Bologna, dal 2012 dirige la UO Microbiologia Laboratorio Unico del Centro Servizi AUSL della Romagna ed è Coordinatore della Rete Laboratori COVID19 Emilia Romagna

L’epidemia di Sars-Cov-2 ha determinato un grandissimo impegno dei laboratori di Microbiologia non solo in relazione ai singoli casi di infezione, ma anche “nelle attività di sorveglianza epidemiologica e di ricerca di strategie innovative per migliorare la gestione pandemica e ridurre la diffusione dell’infezione. Un importante riconoscimento della qualità e della professionalità del lavoro della struttura di Pievesestina viene dal primo posto (ex aequo con altri due laboratori) raggiunto dalla Microbiologia dell’Ausl Romagna in un’indagine nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità a cui hanno partecipato oltre 45 laboratori Italiani.

Arch. Giovanni Bissoni e stato Assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna, membro del cda dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e, a titolo gratuito, Capo della Segreteria tecnica del Ministro della Salute fino a 1° Maggio 2020.

La partecipazione è libera e gratuita ma per accedere si devono osservare le regole anti Covid 19. Essere in possesso di Green Pass e muniti di mascherina,

Per info:

www.circolo-arci-borella.webnotte.it

 

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