Monteleone di Roncofreddo: la spinosa questione del tiglio rischia di esasperare gli animi

Situazione insostenibile nel meraviglioso borgo di Monteleone per gli esposti di una residente e per  la quasi certa possibilità di passare un’altra  estate a Monteleone con la  piazza transennata e il tiglio pendente senza posti auto.

“Era il 2020 quando la quasi totalità degli abitanti del borgo chiesero, attraverso una petizione concordemente decisa e sottoscritta, per causa di forza maggiore la possibilità di poter avere altri posti auto. (petizione ora appesa in Piazza nella bacheca comunale) assieme alle transenne che chiudono la Piazza – spiega Fabio Mengozzi, abitante di Monteleone -. La richiesta nasce dal fatto che nell’antico borgo sempre più abitato e vissuto i posti auto autorizzati  sono solo  5 e le auto dei residenti 22. Senza considerare i tantissimi avventori del fine settimana”.

“La richiesta – aggiunge Mengozzi – fu protocollata e accolta favorevolmente dalle competenti autorità, ma la necessità di procedere alla creazione dei posti con la messa in sicurezza dei parcheggi richiedeva la sostituzione del tiglio con uno più giovane, ma piantato in posizione eretta a differenza di quello attuale che evidenzia chiari segni di caduta con pericolo per tutti. Costringere gli abitanti del borgo ad utilizzare i 5 posti non consente ai camion di Hera di effettuare le manovre nei giorni di lunedì, mercoledì, e venerdì, che ieri (venerdì 20 maggio) alle 6.30 sono stati svegliati per spostare le auto onde consentire la manovra del camion. In sostanza l’alternativa è la multa per il divieto di sosta oppure  la sveglia dell’autista Hera per consentirgli la manovra…. Insomma una situazione che solo  la follia di ecologisti di infimo ordine poteva portare a Monteleone”.

Il riferimento è ad un’associazione specifica. Precisa infatti il residente: “L’associazione Borgo Odoroso, (che non rappresenta nessuno degli abitanti del borgo, non avendo fra i suoi soci nessun abitante di Monteleone) ha a questo punto iniziato una battaglia ecologista di maniera e autoreferenziale in totale spregio alla volontà dei cittadini di Monteleone senza alcun senso (visto che tutti gli abitanti erano disposti a loro spese a provvedere alla sostituzione con un albero della stessa specie più giovane ma sano). La battaglia ha coinvolto tutti i possibili enti che potevano ostacolare la soluzione del problema con esiti nefasti per tutti: in primis il transennamento della piazza in attesa dei tempi di una burocrazia di cui tutti gli abitanti avrebbero fatto volentieri a meno e che ha ingessato la situazione per tempi biblici”.

“Gli abitanti tuttavia fiduciosi e credendo alle rassicurazioni sulla possibilità di una sistemazione a breve della questione hanno come da richiesta continuato (come fanno da quasi un secolo) a sostare in piazza – commenta Mingozzi -. In seguito ai settimanali esposti fatti da un abitante del borgo (contrario all’abbattimento del tiglio) da alcuni mesi la piazza è visitata dalle forze dell’ordine e da ieri (visto il formale divieto apposto in piazza) hanno iniziato a sanzionare gli abitanti”.

“In sostanza – conclude – tutto è partito democraticamente per avere condizioni di sosta legittime ed in sicurezza. La scelta era condivisa da tutti, accolta dal Comune di Roncofreddo, fornita dei nulla osta necessari…e la conseguenza è stata l’anno scorso la piazza transennata, quest’anno il mantenimento delle transenne e le multe, oltre  alla sveglia da parte degli  autisti Hera che non riescono a fare manovra. Tutti gli abitanti esasperati intendono tornare a muoversi nuovamente per la soluzione del problema, come primo firmatario della petizione del 2020, ho  fatto richiesta di un accesso agli atti per provare a capire lo  stato della petizione ma nel frattempo la delusione per un’altra estate con la piazza transennata, con in più  gli esposti alla polizia municipale. Ci chiediamo tutti a  questo punto  se la tranquillità degli abitanti, la loro sicurezza…la loro pace valga più di un tiglio piegato e  malato”.