Sul Tempio Romano ritrovato a Sarsina, Sgarbi: «Il Palazzetto dello Sport si può fare altrove. Tutelare il prezioso ritrovamento che documenta la storia dell’uomo»

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Il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi prende posizione sul ritrovamento dei resti di un tempio romano a Sarsina, nella provincia di Forlì-Cesena, rinvenuti nel corso dei lavori di scavo in un’area destinata alla realizzazione di un palazzetto dello sport e di un centro commerciale.

«L’interesse evidente del Tempio Romano ritrovato a Sarsina, registrato con grande attenzione dalla stampa internazionale e con il compiacimento dello stesso Ministro della Cultura – osserva il Sottosegretario – impone una riflessione sopra il concetto equivoco di “rigenerazione urbana”, per l’evidente antinomia culturale fra il valore di una testimonianza archeologica nella città di Plauto e in un’area scolastica che indica, in ogni caso, l’obbiettivo della conoscenza come primario”.

Scuole e palestre – aggiunge Sgarbi – sono, sul piano culturale ed educativo, subordinate a un sito archeologico, e la Soprintendenza conosce bene la gerarchia fra un’area di scavo e di conoscenza e “un Palazzetto dello Sport al servizio della Scuola Media”.

«E’ da valutare – conclude Sgarbi – se “servizio essenziale” sia il Palazzetto dello Sport, ovunque realizzabile, o un Capitolium con il podio rivestito in lastre di marmo che documenta la storia dell’uomo, che si studia a scuola, dal IV secolo avanti Cristo al primo secolo. Occorre ripristinare la gerarchia dei valori della cultura».

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