Parte la campagna referendaria CGIL “Per il lavoro ci metto la firma”. Banchetti a Forlì, Cesena, Cesenatico, Dovadola, Castrocaro, Portico e S. Sofia

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CGIL lancia la campagna di raccolta firme per il lavoro; gli obiettivi: stop precarietà, più sicurezza negli appalti, tutela contro i licenziamenti illegittimi e abrogazione del contratto a tutele crescenti previsto dal Jobs Act.

«Saremo nelle piazze e nelle assemblee per presentare i quattro quesiti referendari sul lavoro depositati da CGIL, con 500mila firme per ciascun quesito arriveremo al voto popolare nella prossima primavera – spiega Maria Giorgini Segretaria Generale CGIL Forlì Cesena – la raccolta firme avrà inizia in una data simbolica, vogliamo costruire un percorso per il lavoro sicuro, stabile, dignitoso e tutelato».

Per poter firmare sarà sufficiente avere a disposizione un documento di riconoscimento (carta d’identità o patente di guida). Sarà inoltre possibile firmare online tramite piattaforma sul sito CGIL.

Anche nella provincia Forlì Cesena parte ufficialmente la raccolta firme: in occasione della Festa della Liberazione, 25 aprile, saremo a Forlì-Parco Franco Agosto, a Cesena-Giardini Serravalle e a Santa Sofia-Sala Mille Luci a partire dalle ore 15; la mattina, dalle 10.00 alle 12.30, saremo a Dovadola, Castrocaro Terme e Portico/San Benedetto durante le iniziative di Oh Bella Ciao…25 aprile 2024.

A Cesenatico si potrà firmare per i referendum sia giovedì 25 aprile, dalle 11 alle 15 al Parco Levante e venerdì 26 aprile dalle 20 al Museo della Marineria, durante l’incontro sulla Costituzione organizzata dall’ANPI.

Sui siti e social di CGIL Forlì Cesena pubblicheremo il calendario delle iniziative dove sarà possibile firmare.

I QUATTRO QUESITI

  • 1) Per dare a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo. Cosa vogliamo cancellare? Le norme sui licenziamenti del Jobs Act che consentono alle imprese di non reintegrare una lavoratrice o un lavoratore licenziata/o in modo illegittimo nel caso in cui sia stato assunto dopo il 2015.
  • 2) Per innalzare le tutele contro i licenziamenti illegittimi per le lavoratrici e i lavoratori che operano nelle imprese con meno di quindici dipendenti. Cosa vogliamo cancellare? Il tetto massimo all’indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato nelle piccole aziende, affinché sia il giudice a determinare il giusto risarcimento senza alcun limite.
  • 3) Per superare la precarietà dei contratti di lavoro. Cosa vogliamo cancellare? La liberalizzazione dei contratti a termine per limitare l’utilizzo a causali specifiche e temporanee.
  • 4) Per rendere il lavoro più sicuro nel sistema degli appalti. Cosa vogliamo cancellare? La norma che esclude la responsabilità solidale delle aziende committenti nell’appalto e nel subappalto, in caso di infortunio e malattia professionale della lavoratrice o del lavoratore.

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