La sanguinosa giornata dell’8 maggio del 1945 a Cesena, raccontata da Mattia Brighi e Alberto Gagliardo nel libro “Anatomia di una strage”

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Nella notte dell’8 maggio 1945, a Cesena, liberata sei mesi prima, diciassette fascisti repubblicani reduci dal nord Italia vennero uccisi nella cella dove erano rinchiusi da un gruppo di individui armati. L’eccidio era stato preceduto, nel pomeriggio di quello stesso giorno, da un altro drammatico fatto di sangue: l’omicidio, alla presenza di una nutrita folla, di una giovane accusata di essere una spia fascista, Iolanda Gridelli.

L’intera vicenda è ripercorsa nel libro “Anatomia di una strage” di Mattia Brighi e Alberto Gagliardo che giovedì 16 maggio, alle ore 17:00, sarà presentato nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana L’evento, aperto a tutta la cittadinanza e ad ingresso libero, sarà moderato da Francesco Filippi che dialogherà con gli autori.

La prima parte del testo ricostruisce nel dettaglio, attingendo a una documentazione varia, e in gran parte inedita, quelle vicende. La seconda parte, invece, ripercorre le strade con cui la memoria di quell’8 maggio è stata trasmessa e si è sedimentata, producendo distorsioni che si sono depositate nel discorso pubblico, a volte anche con espliciti esiti revisionisti.

Mattia Brighi, lavora presso il Comune di Cesena. Ricercatore storico indipendente, dal 2014 collabora con l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Forlì-Cesena, del cui comitato scientifico è membro. I suoi campi di interesse sono l’antifascismo, la Resistenza, il paesaggio agricolo, e su questi temi ha pubblicato diversi articoli in volumi collettanei, riviste e periodici. Ha dato alle stampe, nel 2015, “Memorie di una comunità. Bagnile 1900-1945” (con Mara Valdinosi), e nel 2017 “Ernesto Barbieri e Oddino Montanari. Due vite per un ideale: Antifascismo internazionale e Resistenza in Romagna”.

Alberto Gagliardo, ha insegnato lettere nei licei scientifici. Dopo circa dieci anni in provincia di Varese, dal 1998 vive a Cesena e dal 2016 è distaccato presso gli Istituti di storia della Resistenza e dell’età contemporanea di Forlì-Cesena e di Rimini. Oltre che curatore di diversi libri, è autore di studi e articoli di letteratura, cinema, storia, pubblicati su riviste e/o in volume. Le sue due ultime monografie sono: “Storia sociale di Rita Pavone. Biografia del Paese che siamo stati e che siamo diventati” (Roma, 2020) e “A cercare un posto nel mondo. Vite di sopravvissuti ebrei in transito. Tradate 1945-1948” (Milano-Udine).

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