Osservatorio Màntica 2017 al via mercoledì 22 a Cesena con il film “Orphée et Eurydice”

Il regista Romeo Castellucci presenta la proiezione integrale: appuntamento al Teatro Comandini alle ore 20

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Con la visione del film Orphée et Eurydice, che testimonia una regia lirica particolarmente toccante, e l’incontro con il regista Romeo Castellucci, si apre mercoledì 22 novembre Osservatorio Màntica 2017, ideato da Chiara Guidi, dove l’artista della Societas conduce, tra le altre cose, un laboratorio vocale con più di quaranta partecipanti. Appuntamento dunque alle ore 20 al Teatro Comandini di Cesena.

 

 

Il laboratorio LÈGGERE e la CONCORDANZA

Sono molto attese e frequentate le sessioni di lavoro che Chiara Guidi apre in forma di laboratorio al Teatro Comandini di Cesena, a partire dalla propria ricerca vocale che scava nella parola disegnando lo spazio del teatro. Questa volta, l’artista della Societas, ha ideato una forma tripartita di esperienza, LÈGGERE che dal 22 al 26 novembre – attraversando l’intero svolgimento delle giornate di Màntica 2017 a partire da mercoledì 22 alle 10.00 – invita i partecipanti a seguire anche un percorso nel canto polivocalico sutartinės (che significa “concordanza” dando il segno all’intero progetto) con il coro lituano Kadujo; e a un’esperienza relativa all’acustica dello spazio con l’architetto del suono Carlo Carbone.

 

“Il canto sutartinės – afferma Chiara Guidi – mette in armonia voci diverse: una concertazione di toni e timbri, che, come nel canto degli uccelli, diventano una sinfonia bene intonata. L’azione è quella del temperare ossia correggere un suono mescolandolo a un altro contrario che attenua il suo eccesso. L’idea di concordanza indica dunque una sapienza che va cercata: un tessuto di contrari che si uniscono rivelando un’armonia nascosta più forte di quella manifesta. La stessa radice di armonia (harm) non indica una semplificazione, ma restituisce l’enigma della conoscenza, la sua lotta e le sue armi”.

Il film dell’opera diretta da Romeo Castellucci: ORPHÉE ET EURYDICE

La prima giornata di Osservatorio Màntica 2017 presenta in via inedita il film che permette di conoscere l’operazione registica di Romeo Castellucci per Orphée et Eurydice allestimento dell’opera di Gluck realizzato a Bruxelles nel 2014 dove il mito di Orfeo diventa l’occasione per condurre una riflessione sullo stato abissale del coma.

L’urgenza visuale che percorre il teatro di Castellucci trova nella complessità della produzione operistica un suo proprio campo espressivo. Osservatorio Màntica presenta la proiezione integrale del film, presentato dallo stesso regista, che introdurrà i termini di un atto aretistico in cui la mitologia e la musica sondano i meandri dell’esistenza, riconoscendo all’arte “il dovere di pensare la condizione umana, anche la più estrema” (R. C.). Appuntamento al Teatro Comandini mercoledì 22 novembre alle 20.00, con ingresso gratuito.

 

Le altre VISIONI E ASCOLTI di Osservatorio Màntica 2017 al Teatro Comandini

Andrà in scena giovedì 23 novembre alle 21.00il nuovo ballo della Scuola Mòra. Intitolato titolo Fisica dell’aspra comunione, e ispirato a Catalogue d’oiseaux di Messiaen, questo nuovo lavoro della Scuola di movimento ritmico diretta da Claudia Castellucci percorre uno schema di movimenti dedotti dalla composizione per pianoforte del compositore e ornitologo francese. Sul piano della danza, Màntica presenta poi Deriva traversa, la nuova performance di Dewey Dell, dove alla musica – realizzata con il gruppo musicale A Dead Forest Index – viene affidato il tentativo di decifrare una geografia di ciò che non è visibile e al gesto di intuirne la traccia come la scrittura di un linguaggio. La performance verrà presentata in doppia replica alle 21.00 e alle 22.30 di venerdì 24 novembre (in scena al Teatro Comandini, all’interno del progetto del Teatro Bonci “Disgelo dei nomi”).

Tra gli appuntamenti teatrali spicca infine il ritorno in scena di Claudia Castellucci con Chiara Guidi in un’oratoria che riprende l’antica performance Uovo di bocca, completandosi con nuovi testi della Castellucci. S’intitola Il regno profondo. Perché sei qui? ed è in programma il 25 novembre alle 21.00: un dialogo tra due “luogotenenti” arroccate su un podio che, con domande estremamente semplici, entrano all’improvviso nel turbine del dubbio radicale con esiti di comicità stridente.

Màntica 2017 presenta inoltre Roosenberg (30’), film della giovanissima artista estone Ingel Vaikla, che sceglie come soggetto un convento, da cui il cortometraggio prende il nome, carpendo tra i silenzi delle architetture moderniste dell’edificio le tracce della presenza di quattro monache cui l’artista rivolge uno sguardo tattile. A presentare l’opera, insieme con l’autrice, il curatore e critico d’arte contemporanea Simone Menegoi (domenica 26 novembre alle 18.30).

Per la musica, si susseguiranno i concerti dei giovanissimi cesenati StriAgo, concentrati, in Dodici corde,sulle vibrazioni di tensione e rilasciamento della loro chitarra classica (giovedì 23 novembre alle 22.00); della giapponese Tomoko Sauvage con le sonorità dell’acqua nel solo Waterbowls (venerdì 24 novembre alle 21.30, in collaborazione con MU);degli anglo-neozelandesi Bashan e Adam Sherry, con minimalismi tra chitarra e voce (sabato 25 novembre alle 22.00). Ultimo ma non ultimo, il 26 novembre alle 21.00, Kadu buva, il concerto del coro lituano di canto sutartinės Kadujo, di Kaunas.

 

 

I DIALOGHI in programma

Anima portante di Osservatorio Màntica, i dialoghi pomeridiani al Teatro Comandini avranno inizio con il geografo Franco Farinelli, che illustrerà nell’evoluzione delle mappe, attraverso cosmologie e cosmografie, il parto della Terra dal vago e mitico universo-tutto (giovedì 23 novembre alle 18.30). Seguiranno il filologo Corrado Bologna, che guarda alla concordanza come metafora per un presente smarrito, da ripercorrere attraverso il suono della voce (venerdì 24 novembre alle 18.30); e la docente di filosofia teoretica Elettra Stimilli che interverrà sulla complessità della parola debito, termine di valenza economica ed esistenziale, che ha avuto un peso sostanziale nelle politiche economiche europee degli ultimi anni promuovendo una visione colpevolizzante dei paesi indebitati (sabato 25 novembre alle 18.30).

Màntica 2017 infine segnala l’uscita del libro La voce in una foresta di immagini invisibili, per i tipi di Nottetempo, in cui Chiara Guidi racconta per la prima volta la sua ricerca sulla voce.

 

A fare da anteprima a Osservatorio Màntica, il 18 e 19 novembre, sono state le due folte giornate di Essere primitivo. Idee e spettacoli di una compagnia di ragazzi, un programma di piccoli lavori proposti dagli adolescenti e giovanissimi avviati al teatro attraverso le esperienze sceniche condotte in questi anni da Chiara Guidi.

 

Programma completo su societas.es

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