Il volto umano protagonista delle opere di Rosa Maria Giorgi esposte alla Galleria Pescheria di Cesena

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Dal 7 al 29 settembre la galleria Pescheria di Cesena ospiterà la mostra “Il volto dell’altro” a cura di Rosa Maria Giorgi (Instagram rosamariagiorgi_artist), giovanissima artista forlivese che con questa serie di opere indaga il volto umano specchio della vita passata di ciascun uomo. L’intento della mostra infatti è quello di presentare il lavoro dell’artista nel corso degli ultimi anni della sua ricerca.

Durante questo periodo la pittrice, sempre fedele all’uso dei colori ad olio, ha iniziato una ricerca personale attraverso un media digitale. La sfida era quella di utilizzare un media freddo e “pulito” mantenendo la capacità espressiva delle emozioni umane trasmesse dai soggetti. Il titolo dell’esposizione evidenzia l’attenzione privilegiata per il volto, protagonista indiscusso delle opere in mostra.

Il volto, con il suo centro “focale”, ovvero lo sguardo, viene da sempre considerato come uno specchio rivelatore della nostra interiorità, ma questo è solo uno degli aspetti che caratterizzano il viso e lo rendono tramite immediato delle relazioni. Il volto umano testimonia fedelmente la vita passata di ciascuno di noi, nonostante i tentativi di molti di cancellare o modificare i segni che questa inevitabilmente porta con sé.

Sono proprio i segni del tempo quelli che l’artista indaga sul volto delle persone ritratte e che hanno un ruolo tanto importante all’interno dei suoi lavori. Essi parlano all’occhio attento, comunicano senza dire nulla tutto quello che la persona davanti a noi ha provato, vissuto e che spesso tenta di cancellare o nascondere.

L’artista sperimenta soluzioni e percorsi diversissimi: dalle figure fissate nelle tonalità della terra, che si fanno sempre più compatte negli ultimi lavori, alla insistente indagine di rughe e contratture delle mani, alla ricerca puntigliosa dei caratteri negli studi a matita o alla leggerezza degli acquerelli fino alla sperimentazione digitale.

Ma c’è un punto comune, uno sguardo senza imposizioni o giudizi precostituiti. Uno sguardo che vede, investiga, rappresenta l’altro nelle diverse emozioni di chi guarda e di chi è guardato.

L’esposizione sarà aperta al pubblico martedì, giovedì e venerdì dalle 16,30 alle 19,30 e il mercoledì,sabato e domenica dalle 10,30 alle 12,30 edalle 16,30 alle 19,30.

 

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