Doppia fusione di banche: nascono RiminiBanca e nel cesenate Credito cooperativo romagnolo

Le rispettive assemblee danno il via libera alla nascita dei nuovi soggetti, aggregando Banca di Rimini e Banca della Valmarecchia in un caso e Banca di Cesena e BCC Gatteo nell'altro

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Sono giorni di movimenti e soprattutto di aggregazione per le banche romagnole, in particolare quelle di credito cooperativo. Il grande processo di riorganizzazione di questi istituti di credito, che è in corso in tutt’Italia, coinvolge direttamente anche il nostro territorio. E così si fonderanno la Banca di Rimini Credito Cooperativo e la Banca di Credito Cooperativo della Valmarecchia, dando vita ad un’unica società chiamata RiminiBanca. Analogamente nel Cesenate dal primo gennaio nasce il Credito cooperativo romagnolo, frutto dell’unione della Banca di Cesena e di BCC Gatteo.

Il via libera definitivo a questi progetti di fusione è arrivato domenica dalle assemblee straordinarie dei soci. Il Palacongressi di Rimini ha ospitato l’assise per le due banche del territorio provinciale, con 386 soci di Banca di Rimini presenti fisicamente, ai quali se ne sono aggiunti 329 che hanno presentato delega per un totale complessivo di 715 soci. Gli elementi fondamentali riguardanti la costituzione della nuova società, gli incarichi direttivi (Fabio Pula presidente e Gianluca Conti direttore), il Consiglio di Amministrazione e gli obiettivi e le finalità del nuovo istituto saranno presentati martedì 10 in un incontro con la stampa nella sede di via Marecchiese al quale interverranno i vertici dei due istituti di credito.

Il nuovo Credito cooperativo romagnolo è stato invece tenuto a battesimo in due assemblee che si sono tenute nelle sedi delle attuali banche, con l’avallo al progetto di fusione, in discussione da circa un anno. Per Cesena erano presenti in assemblea 958 soci votanti (di cui 555 di persona e gli altri con delega), rispetto ai 4.559 soci totali, che hanno detto sì all’unanimità. A Gatteo (istituto frutto di un’eredità che risale al 1897), invece, sui 2.078 soci sono intervenuti in assemblea 868 soci votanti (543 di persona e gli altri con delega), che hanno approvato il progetto a larga maggioranza (appena 11 contrari e 9 astenuti). 
Le due banche cesseranno ufficialmente il 31 dicembre per partire come nuovo soggetto unico dal 1° gennaio, con 25 filiali (due vengono chiuse in quanto ridondanti, a Gambettola e Cesenatico). I comuni coperti sono Cesena, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno e Sarsina nella valle del Savio; Cesenatico e Cervia nell’area della costa; Gatteo, Gambettola, Longiano, San Mauro Pascoli nel Rubicone, oltre a Ravenna. I dipendenti saranno 194, circa una trentina di unità di riduzione: 12 prepensionamenti volontari e gli altri contratti a termine non rinnovati. La base sociale sarà costituita da circa 6.500 soci, la sede legale e direttiva sarà a Cesena, mentre quella del comitato esecutivo e dell’area ‘Affari’ sarà a Gatteo. 

“Abbiamo scelto un nome adatto a future aggregazioni – spiega Valter Baraghini, presidente della Banca di Cesena – dal momento che la banca nella nuova denominazione si apre ad un bacino romagnolo perdendo le precedenti caratterizzazioni sui territori di Cesena e di Gatteo. Restano tuttavia sul materiale visibile al pubblico i simboli malatestiani, come l’arco di Gatteo e l’elefante a Cesena, elementi riconoscibili dalla clientela, in attesa che la ‘R’ scelta per il nuovo soggetto prenda piede”.

Nel territorio cesenate la frammentazione è ancora notevole, con piccoli istituti di credito cooperativo che fanno capo a Sarsina e Sala di Cesenatico. Ai quali guarda in prospettiva il nuovo soggetto nato sull’asse Cesena-Gatteo, anche perché il caso della crisi della BRC (Banca Romagna Centro) è sotto gli occhi di tutti. Senza dimenticare poli attrattivi del credito cooperativo in provincia quali la Banca di Forlì o Romagna Est tra Savignano e il Riminese.

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