Imprese emiliane seconde in Italia per puntualità nei pagamenti: Forlì-Cesena al top, male Ravenna

I dati sono tratti da Studio Pagamente, realizzato da Cribis D&B del Gruppo Crif

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Imprese emiliane in salute, un esempio per il Paese in tema di pagamenti commerciali. A fine settembre 2016, infatti, si sono posizionate al secondo posto, leggermente dopo la Lombardia, per puntualità nel saldo delle fatture nei confronti dei fornitori. A diffondere i dati è lo Studio Pagamenti, aggiornato a fine settembre 2016, realizzato da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information, che ha studiato i comportamenti di pagamento delle imprese emiliano romagnole. 

Tutto bene per la Romagna dunque? A leggere nel dettaglio i dati, si direbbe proprio di no: Forlì-Cesena, con una percentuale del 49,2%, è la provincia più virtuosa dell’Emilia Romagna e tra le più virtuose del Paese. Seguono in fatto di puntualità nei pagamenti Modena (47,8%), Piacenza (47,3%), Reggio Emilia (46,2%), Ferrara (45,5%), Bologna (45,3%), Parma (45,1%) e Rimini (43,4%). Fanalino di coda Ravenna con solo il 38,8% di pagamenti alla scadenza a fronte di un 10,2% di pagamenti giunti con grave ritardo.

Per quanto riguarda l’analisi complessiva regionale, il 45,3% delle circa 406.000 imprese emiliane ha pagato alla scadenza, contro una media italiana pari al 35,9%. Un’altra buona notizia arriva dal fronte dei pagamenti oltre i 30 giorni di ritardo, uno dei più importanti indicatori dello stato di salute di un’impresa. Sono infatti calati del 3,5% rispetto ad un anno fa, e sono pari all’8,2% rispetto alla media italiana del 12,6%.

Parallelamente, rispetto al 2015, sono però anche calati del 4% i pagamenti virtuosi. Se si paragonano le performance delle imprese nel 2016 rispetto al 2010 notiamo da un lato un aumento dei pagamenti puntuali, cresciuti dell’11%. Ma purtroppo il dato che ancora preoccupa è quello relativo alla crescita dei ritardi gravi, che segnalano un +74,5%. In diminuzione, del 14,7%, invece i pagamenti giunti entro il mese dal termine prestabilito con i fornitori.

“Le imprese emiliane sono un esempio virtuoso per tutte le realtà imprenditoriali del Paese. Secondo le nostre ultime rilevazioni di fine settembre 2016, in un solo anno, i pagamenti giunti con grave ritardo sono calati del 3,5% – commenta Marco Preti, Ad di Cribis D&B -. Inoltre, parlando di pagamenti alla scadenza, la Regione è al secondo posto in Italia, distanziata di soli 0,2 punti percentuali, rispetto alla Lombardia. Sono anche calati del 3,5% i pagamenti giunti con grave ritardo, uno dei principali indicatori dello stato di salute di una impresa. Dopo anni di ristrutturazioni e ripianificazione dei mercati, prodotti e obiettivi, le imprese emiliane sembrano oggi aver superato le gravi difficoltà che hanno dovuto affrontare negli ultimi anni”.

“La puntualità dei pagamenti – prosegue Preti – è quindi diventata uno degli elementi chiave per ottimizzare i flussi di cassa e individuare i clienti da fidelizzare e su cui investire. Non stupisce che nella gestione del credito la priorità sia divenuta il monitoraggio costante della clientela e l’adozione di strategie per la riduzione degli insoluti. Nonostante una situazione in via di miglioramento però la situazione è ancora lontana dal livello pre-crisi, per questo le attività finalizzate al miglioramento dei flussi di cassa rimangono una priorità per le aziende”.

Le micro imprese sono le realtà più puntuali (47%) ma anche quelle con la maggior percentuali di ritardi gravi (9,1%). Seguono per puntualità le piccole (44,1%), le medie (30,2%) e le grandi (15,8%).

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