Lavoro. Firma contratto dell’avicolo, Confcooperative Forlì-Cesena soddisfatta: “Un buon risultato”

"Punti qualificanti per tutele economiche e di salute"

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Un buon risultato per i lavoratori e per l’economia del territorio grazie all’impegno che la cooperazione da sempre dimostra per i soci, i lavoratori e per i bisogni delle persone. E’ il giudizio di Confcooperative Forli-Cesena sulla firma congiunta con i sindacati Flai Cgil e Fai Cisl Romagna con cui si è chiusa il 19 giugno la trattativa per il rinnovo del Contratto integrativo provinciale dei lavoratori del settore avicunicolo cooperativo.

Confcooperative Forlì–Cesena, esprimendo soddisfazione per l’ottimo risultato raggiunto, si dice convinta che esso sia frutto di una consolidata capacità di mediazione. “Siamo giunti alla firma grazie all’incontro di molteplici volontà orientate verso il medesimo fine: ottenere un buon contratto con ulteriori miglioramenti per un settore fondamentale dell’economia di questo territorio come è l’avicunicolo” e i numeri ne confermano il peso socio-economico. Infatti le aderenti a Confcooperative Forlì-Cesena, nel settore avicunicolo, occupano 5900 addetti, di cui quasi 3400 sono donne, dando quindi un forte contributo all’occupazione femminile. Nel medesimo campo sono inoltre impiegati anche molti lavoratori extracomunitari. Si conferma significativo il Valore della produzione che raggiunge quasi i 2 miliardi e mezzo.

 

Per questi 6000 lavoratori, il rinnovo contrattuale significa maggiori tutele in termini di sicurezza e salute ed economici, e Confcooperative commenta con queste parole: “Tra i punti qualificanti dell’accordo è importante sottolineare l’aumento di tutele per i lavoratori sia in termini di salute e sicurezza sul lavoro che in termini economici, sforzo ritenuto necessario anche quando le condizioni di mercato e di bilancio non lo renderebbero opportuno, perché la cooperazione da sempre è impegnata a sostenere soci e lavoratori rimanendo attenta ai loro bisogni oltre i meri calcoli economici. Infatti in questi casi si tende a ripartire valore economico di cui neppure si dispone”.

 

Proprio in merito al tema salute, va sottolineato che il settore avicunicolo della cooperazione da anni effettua investimenti significativi finalizzati alla riduzione del problema delle malattie professionali.

 

Allo stesso modo, l’aumento del salario variabile legato al raggiungimento degli obiettivi di qualità, reddittività e produttività esprime come lo spirito di tutela del territorio, proprio e caratteristico della cooperazione, prevalga sulle logiche comuni di mercato del lavoro.

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