Agricoltura. Rinnovato il contratto per 5000 lavoratori nelle province di Forlì-Cesena e Rimini

Tra le novità la banca ore per gestire in modo volontario e più flessibile gli straordinari che si dovessero effettuare nei momenti di picco produttivo e un aumento del salario

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Tirano un sospiro di sollievo i lavoratori agricoli e i florovivaisti delle aziende delle province di Rimini e Forlì-Cesena, circa 5.000 addetti. Ieri – martedì 16 ottobre – e’ infatti stato siglato, dopo diversi mesi di trattativa, il rinnovo del Contratto provinciale di lavoro, scaduto a fine 2015. I sindacati, spiega la Cgil, “per rimuovere le rigidita’ delle controparti”, avevano organizzato una manifestazione di protesta il 22 dicembre 2017 davanti alla sede di Confagricoltura. E per questa settimana erano in programma “azioni di lotta” davanti alle aziende principali, per “contrastare le posizioni che volevano di fatto stravolgere normative e diritti consolidati negli anni”.

Il rinnovo riguarda appunto 5.000 addetti del settore, di cui circa 1.800 impiegati nella provincia di Rimini, occupati in aziende agricole in pieno campo, vivai, serre, allevamenti zootecnici avicoli e suinicoli, incubatoi, macelli avicoli privati, magazzini ortofrutticoli privati, allevamenti di mitili, agriturismi, fungaie. Tra le novita’ introdotte: la riassunzione dei braccianti agricoli con rapporto di lavoro inferiore alle 60 giornate annue tramite comunicazione scritta al proprio datore di lavoro della disponibilita’ entro quattro mesi dal licenziamento; la banca ore per gestire in modo volontario e piu’ flessibile le ore di straordinario che si dovessero effettuare nei momenti di picco produttivo; un aumento del salario dal primo ottobre scorso del 2,6% delle retribuzioni di ogni livello a copertura del periodo 2016-2017 che si somma all’aumento del Contratto nazionale appena siglato del 2,9%.

Il contratto ha durata quadriennale e le parti si sono impegnate a realizzare anche una “bilateralita’ forte e necessaria” per gli addetti dell’agricoltura.

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