Beni culturali. Regione Emilia Romagna: oltre 4 milioni in quattro anni per immobili storici

Finanziati restauri, recuperi e innovazione tecnologica per 18 progetti, 4 dei quali in Romagna (in Comuni fino a 20.000 abitanti): oltre 300 mila euro di contributi per l'intervento a Casa Fellini di Gambettola

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Nuovo look per palazzi ed edifici storici di enti pubblici e privati ma anche investimenti per attrezzature tecnologiche, per l’innovazione e iniziative culturali. Dalla Regione Emilia-Romagna sono previsti investimenti per 4 milioni 134 mila euro dal 2019 al 2021, nell’ambito della legge regionale n. 40, per la valorizzazione delle espressioni storiche, artistiche e culturali del territorio. Su 68 progetti presentati, 18 sono stati ammessi a contributo. Tra i finanziati: 4 in provincia di Bologna, 3 a Modena, 3 a Parma, 2 a Ravenna, 2 a Ferrara e 1 a Rimini, Forlì-Cesena, Reggio Emilia e a Piacenza. 

Potevano presentare progetti solo i Comuni fino a 20.000 abitanti (in quanto con minori disponibilità economiche o con maggiori difficoltà finanziarie). I soggetti ammessi a contributo verranno finanziati con 2 milioni e 803 mila euro nel triennio 2018-2020 (400 mila nel 2018, 403 mila nel 2019 e 2 milioni di euro nel 2020), rimandando la concessione e l’impegno di 246 mila euro per gli interventi che verranno realizzati da privati nell’anno 2019 e di circa 1,1 milioni da realizzarsi nel 2021 con atti successivi.

In particolare in provincia di Forlì-Cesena, a Gambettola, verrà ristrutturato l’immobile denominato “Casa Fellini” e le aree adiacenti e valorizzato dal punto di vista sociale ed economico con un contributo di oltre 300 mila euro (su una spesa ammissibile di 429 mila).

“Con questi interventi – afferma l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti – diamo valore al nostro patrimonio storico ripristinando da un lato la sicurezza degli edifici e dall’altro bellezza artistica originaria, oltre a portare innovazione con l’utilizzo di nuove tecnologie, a supporto di servizi o iniziative. In alcuni casi si tratta di mettere a disposizione delle comunità edifici storici, oltre a ospitare attività e iniziative culturali. L’obiettivo è salvaguardare e valorizzare il patrimonio, rendendo l’Emilia-Romagna sempre più attrattiva anche per un turismo culturale”.

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