I ristori regionali sono legge: sostegni per i maestri di sci e guide turistiche

Disco verde da parte dell’Assemblea legislativa ai ristori regionali pari a 7,6 milioni di euro per il settore turistico e ai rimborsi pari a due milioni per il territorio modenese colpito dall’alluvione del dicembre 2020.

Nel dettaglio, il provvedimento prevede risorse pari ad un milione di euro ai maestri di sci, altrettanti per le guide turistiche, 600mila euro per gli operatori del settore culturale e creativo, 1 milione di euro per volontariato e associazioni di promozione sociale, 4 milioni di euro per un bando a sostegno del settore “ristorazione senza somministrazione”, e i già citati due milioni di euro per il post alluvione nel modenese.

L’Assemblea ha anche approvato due ordini del giorno: uno a prima firma della consigliera Francesca Marchetti (Pd) che invita a intervenire anche a sostegno del comparto wedding-organizzazione eventi, matrimoni e cerimonie, e l’altro a prima firma della consigliera Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) per interventi a favore del sistema coreutico, della danza e del multimediale.

Bocciato invece un ordine del giorno del relatore di minoranza Michele Facci (Lega), che chiedeva di estendere le categorie dei beneficiari degli interventi. Nel suo intervento, Facci ha duramente criticato l’assessore Andrea Corsini e ribadito che i beneficiari dei ristori vedranno le risorse non prima di settembre-ottobre.

Affermazioni a cui ha nettamente risposto la relatrice di maggioranza Nadia Rossi (Pd): “Quello che Facci dice non è vero, Corsini è stato chiaro: i fondi arriveranno ai destinatari entro l’estate perché i bandi partiranno subito. Questa Regione, da inizio pandemia, ha investito 54 milioni dal proprio bilancio perché abbiamo al cuore il territorio, i cittadini e le imprese”.

Per la Lega Gabriele Delmonte ha giudicato insufficiente il provvedimento della Giunta e ha criticato esecutivo regionale e maggioranza per i toni trionfalistici (“A sentire il Pd sembra che i soldi li abbia messi l’assessore Calvano di tasca sua, sono soldi degli emiliano-romagnoli…”), il poco ascolto tanto delle categorie economiche (“Ma è mai possibile che per avere i ristori i maestri da sci siano dovuti venire davanti alla Regione e così pure i lavoratori del wedding?!”) quanto delle forze politiche di opposizioni (“Se ci aveste ascoltato, come nel caso delle edicole, avremmo evitato di dare elemosine”).

A sostegno del provvedimento è arrivata la dichiarazione di voto di Igor Taruffi (ER Coraggiosa) per il quale “stiamo parlando di aiuti e contributi concreti: sbaglia chi dice che i soldi arriveranno a ottobre, verosimilmente entro fine giugno i maestri di sci della nostra Regione vedranno liquidati i ristori di cui hanno diritto”. Taruffi ha duramente criticato il centrodestra: “Fare ordini del giorno in cui si dice di dare di più a tutti è molto facile, più difficile sarebbe dire da dove si prendono le risorse promesse. Ma per fortuna c’è chi governa e chi sta all’opposizione”.

Disco verde al provvedimento anche da Silvia Zamboni (Europa Verde): “E’ evidente che vorremmo avere più risorse per sostenere chi sta pagando il prezzo economico della pandemia: ma agiamo con interventi compatibili con il nostro Bilancio, tanto che anche il consigliere Facci nel suo intervento di ieri ha osservato che la Regione non può sostituirsi al governo, ma solo integrarne le risorse”. Zamboni ha sottolineato l’importanza di sostenere il settore della musica (“Nei backstage ci sono persone che non lavorano da tanti mesi”) e di erogare rimborsi a chi subito danni nell’alluvione di Modena (“Serve prevenzione, basta abbattere alberi, bisogna rafforzare gli argini e avere una gestione sostenibile del territorio”).

Diverso il parere di Marco Lisei (Fdi): “Non diciamo che non è stato fatto nulla, ma è ovvio che la Regione poteva fare di più: la Regione ha 400 milioni di avanzo e visto che abbiamo Bilanci iperfloridi, la Giunta poteva mettere più fondi per i ristori. E’ sbagliato dire che le opposizioni non indicano dove prendere i fondi”.

Nell’annunciare il voto favorevole di Forza Italia, Valentina Castaldini ha invitato a non parlare più solo di ristori, ma cominciare a “programmare una riapertura di tutti gli ambiti di cui stiamo parlando: commercio, cultura, ristorazione”.

L’invito a ragionare sulla ripartenza è arrivato da Giulia Pigoni (Lista Bonaccini) che, nel promuovere il progetto di legge sui ristori regionali, ha anche sostenuto la necessità di accelerare la campagna vaccinale e sottoscrivere protocolli di sicurezza per poter riaprire il prima possibile interi comparti come, tra gli altri, quelli culturali.

Apprezzamento per l’intenso lavoro svolto dai gruppi di maggioranza e opposizione, sia nel corso dell’esame del progetto di legge nelle varie Commissioni sia nella due giorni di dibattito in Aula, viene espresso da Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa, che sottolinea lo sforzo del parlamento regionale per ampliare la platea dei beneficiari, rendere fluidi i criteri per l’erogazione dei fondi e ridurne i tempi di liquidazione. “Con questa legge- commenta la presidente- si conferma l’attenzione del parlamento regionale tutto per la comunità regionale e l’impegno a sostenere i lavoratori senza lasciare indietro alcuna categoria. Il provvedimento legislativo dà risposta alle esigenze del sistema produttivo con circa 10 milioni a favore, in particolare, del settore turistico, del commercio e della ristorazione. Questi fondi regionali si vanno ad aggiungere ai 35 milioni stanziati per il mondo del lavoro e ai 9 milioni del decreto ‘Sostegni'”.