Andamento del settore Trasporti nelle province di Forlì-Cesena e di Rimini: bene gli aeroporti, male la logistica

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Il quinto focus sintetico della Camera di Commercio della Romagna sull’economia nel 2023 e sulle prospettive per il 2024 è dedicato al settore Trasporti nelle province di Forlì-Cesena e di Rimini.

“Nel nostro territorio le imprese del settore Trasporti registrano una dinamica annua negativa, mentre sono positivi i dati sui flussi aerei, passeggeri e veicoli autostradali. In entrambe le province, infatti, tra gli indicatori infrastrutturali, le migliori performance sono quelle aeroportuali e le peggiori quelle della logistica. Una riflessione meritano le dinamiche specifiche del “trasporto merci su strada”, comparto che occupa un ruolo di rilievo nel nostro tessuto economico. In un Paese in cui le merci viaggiano in prevalenza su gomma, il settore è particolarmente strategico, ma da tempo presenta diverse criticità e attende misure articolate e capaci di una nuova visione che tenga insieme flussi, modalità, infrastrutture e vero sviluppo – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Si tratta di un settore interessato da profondi cambiamenti strutturali, sottoposto a una forte concorrenza da parte dei vettori stranieri, che operano con condizioni competitive nettamente più favorevoli, e appesantito dall’alto livello delle accise, dal prezzo elevato del carburante e dalla carenza di autotrasportatori. Quest’ultima è la problematica più recente rispetto alle altre menzionate ma ha un impatto significativo sulla logistica e quindi sull’economia globale in termini di ridotta efficienza e perdita di competitività che, nei casi più estremi, può portare a interruzioni della catena di approvvigionamento e a un aumento di costi per la clientela. Conseguenze dirette di queste problematiche sono quindi il calo deciso del fatturato e sofferenza e/o chiusura di molte imprese sul territorio. La difficoltà delle nostre imprese a stare sul mercato, comunque, non sta comportando flessioni nel trasporto merci su gomma, che, anzi, continua ad essere quello nettamente più utilizzato, con un’incidenza che, a livello nazionale, supera l’80% del trasporto merci complessivo (dato decisamente più alto della media europea). Questo però è un fattore di criticità; il settore trasporti, in particolare su strada, è responsabile di circa un quarto dell’anidride carbonica rilasciata nell’atmosfera. I sistemi di spostamento attuali, pertanto, non sono più sostenibili ed è cruciale decarbonizzare il settore per contrastare i cambiamenti climatici. Soprattutto a livello nazionale è necessaria più che mai una politica che affronti il tema della mobilità di merci e persone in un’ottica innovativa e sostenibile dal punto di vista ambientale, che consenta anche quel recupero di efficienza e di produttività che è indispensabile per la competitività del nostro sistema produttivo”.

Il Settore dei Trasporti in provincia di Forlì-Cesena

Secondo i dati del Registro delle Imprese al 31/12/2023, in provincia di Forlì-Cesena si contano 1.167 sedi di impresa attive del settore Trasporti e magazzinaggio (1.612 localizzazioni attive), che costituiscono il 3,3% delle imprese totali provinciali: nel confronto con il 31/12/2022 si registra una flessione del 4,4% delle imprese attive (-2,0% le localizzazioni), superiore alla variazione negativa regionale (-3,1%) e nazionale (-0,8%). Per ciò che riguarda la natura giuridica, il 64,0% sono imprese individuali, il 17,3% società di capitale e il 16,2% società di persone; rispetto al 2022 si rileva una diminuzione sia delle imprese individuali (-6,0%) sia delle società di persone (-3,1%) mentre crescono le società di capitale (+1,5%).

Relativamente all’occupazione, gli addetti delle imprese attive dei Trasporti sono il 3,0% del totale e la dimensione media aziendale è pari a 4,0 addetti per impresa (6,7 in Emilia-Romagna, 9,2 in Italia); da quest’ultimo dato si evince, quindi, che in provincia operano soprattutto microimprese (meno di 10 addetti). Ben il 76,2% delle imprese attive del settore è rappresentato dal “Trasporto di merci su strada”, dato più alto rispetto a quello che si riscontra sia in Emilia-Romagna (61,1%) sia in Italia (50,0%), a conferma della sua importanza in provincia; rispetto al 31/12/2022, però, tale comparto risulta in diminuzione (-4,8%), così come in regione (-4,4%) e in Italia (-2,2%).

Particolare interesse, poi, rivestono i dati di flusso relativi al trasporto aereo e a quello autostradale. Riguardo al primo, nel 2023 il traffico aereo passeggeri dell’Aeroporto Ridolfi ha fatto registrare un risultato positivo, con una crescita annua degli arrivi del 44,1% (da 46.472 del 2022 a 66.985 del 2023) e delle partenze del 40,7% (da 47.194 del 2022 a 66.382 del 2023). Considerando il movimento passeggeri nel complesso (arrivi+partenze), i principali Paesi, in ordine decrescente, risultano essere i seguenti: Italia (60,3 del totale), Polonia (23,9%), Albania (6,1%), Grecia (3,9%), Romania (1,1%), Francia (0,9%), Spagna (0,8%) e Regno Unito (0,6%); la somma di questi copre quasi la totalità del movimento passeggeri (per la precisione, il 97,6%). Rispetto al 2022, quattro dei citati Paesi registrano un deciso incremento annuo: il maggiore spetta alla Grecia (+215,2%), a cui seguono, nell’ordine, Polonia (+125,7%), Francia (+58,0%) e Italia (+52,3%). In calo, invece, il movimento passeggeri relativo all’Albania (-62,4%) e a Malta (-86,5%), quest’ultimo uno dei principali paesi nel 2022. Ad integrazione, nel corso del 2023 si registrano nuovi flussi provenienti da diversi Paesi europei, di cui i più importanti, in termini di numerosità, sono rappresentati da Romania, Spagna e Regno Unito.

Per ciò che concerne il traffico autostradale, le medie giornaliere degli automezzi transitati riportano quanto segue: nel 2023, nei caselli della provincia sono transitati maggiormente automezzi di traffico leggero (auto, moto) rispetto a quelli di traffico pesante (camion, pullman), con un 75,8% dei primi e un 24,2% dei secondi. Nel confronto annuo si registra un incremento sia del traffico leggero (+6,9%) sia di quello pesante (+1,8%); la situazione complessiva di traffico risulta, pertanto, in aumento (+5,6%). Entrando maggiormente nello specifico, riguardo al traffico dei veicoli pesanti, nel 2023, nel casello di Forlì è transitato il 33,5% del totale, in quello di Cesena l’11,1%, su quello di Cesena Nord il 39,4% e su quello di Valle del Rubicone il 16,0%; con riferimento ai veicoli leggeri, invece, nel casello di Forlì è transitato il 33,3% di tali mezzi, in quello di Cesena il 22,3%, su quello di Cesena Nord il 27,8% e su quello di Valle del Rubicone il 16,6%.

Interessanti sono poi gli indicatori di performance infrastrutturale, che ricoprono un ruolo chiave sia per lo sviluppo economico e la competitività dei territori sia per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità (ambientale, sociale e di governance). Secondo uno studio del 2023 di Uniontrasporti (società consortile di Unioncamere e delle Camere di commercio), effettuato attraverso l’analisi di cinque categorie di infrastrutture (strade, ferrovie, porti marittimi, aeroporti, logistica), Forlì-Cesena, tra le province emiliano-romagnole, si colloca all’8° posto (1° Bologna) e, a livello nazionale, al 38°, registrando le migliori performance nell’infrastruttura ferroviaria e aeroportuale e la peggiore nella logistica.

Il Settore dei Trasporti in provincia di Rimini

Secondo i dati del Registro delle Imprese al 31/12/2023, in provincia di Rimini si contano 881 sedi di impresa attive del settore Trasporti e magazzinaggio (1.178 localizzazioni attive), che costituiscono il 2,6% delle imprese totali provinciali: nel confronto con il 31/12/2022 si registra una flessione del 4,7% delle imprese attive (-3,8% le localizzazioni), superiore alla variazione negativa regionale (-3,1%) e nazionale (-0,8%). Per ciò che riguarda la natura giuridica, il 61,4% sono imprese individuali, il 18,4% società di capitale e il 16,5% società di persone; rispetto al 2022 si rileva una diminuzione delle imprese individuali (-7,7%) mentre crescono sia le società di persone, seppur lievemente (+0,7%), sia le società di capitale (+3,2%).

Relativamente all’occupazione, gli addetti delle imprese attive dei Trasporti sono il 4,2% del totale e la dimensione media aziendale è pari a 6,9 addetti per impresa (6,7 in Emilia-Romagna, 9,2 in Italia); da quest’ultimo dato si evince, quindi, che in provincia operano soprattutto microimprese (meno di 10 addetti). Il 58,5% delle imprese attive del settore è rappresentato dal “Trasporto di merci su strada”, dato inferiore rispetto a quello dell’Emilia-Romagna (61,1%) ma superiore al peso rilevato in Italia (50,0%); rispetto al 31/12/2022, però, tale comparto risulta in diminuzione (-7,2%), così come in regione (-4,4%) e in Italia (-2,2%). Buona anche la numerosità delle imprese nel “Trasporto con taxi, noleggio di autovetture con conducente” (18,4% del totale, -1,2%).

Particolare interesse, poi, rivestono i dati di flusso relativi al trasporto aereo e a quello autostradale. Riguardo al primo, nel 2023 il traffico aereo passeggeri dell’Aeroporto Internazionale “F. Fellini” ha fatto registrare un risultato positivo, con una crescita annua degli arrivi del 30,6% (da 105.853 del 2022 a 138.220 del 2023) e delle partenze del 31,5% (da 105.620 del 2022 a 138.915 del 2023). Considerando il movimento passeggeri nel complesso (arrivi+partenze), i principali Paesi, in ordine decrescente, risultano essere i seguenti: Italia (19,9% del totale), Albania (19,5%), Polonia (10,7%), Ungheria (10,5%), Regno Unito (9,5%), Lituania (7,9%), Repubblica Ceca (7,5%), Austria (4,1%), Romania (3,6%) e Lussemburgo (3,2%); la somma di questi copre la quasi totalità del movimento passeggeri (per la precisione, il 96,5% degli arrivi e il 96,4% delle partenze). Rispetto al 2022, sette dei citati Paesi registrano un incremento annuo: il maggiore spetta al Regno Unito (+135,8%), a cui seguono, nell’ordine, Lituania (+82,2%), Albania (+68,8%), Italia (+49,7%), Romania (+39,1%), Lussemburgo (+5,8%) e Austria (+2,8%). In calo, invece, il movimento passeggeri relativo alla Polonia (-31,6%) e all’Ungheria (-31,0%). Ad integrazione, nel 2023 si registrano nuovi flussi provenienti da diversi Paesi, di cui il più importante, in termini di numerosità, è rappresentato dalla Repubblica Ceca.

Per ciò che concerne il traffico autostradale, le medie giornaliere degli automezzi transitati riportano quanto segue: nel 2023, nei caselli della provincia sono transitati maggiormente automezzi di traffico leggero (auto, moto) rispetto a quelli di traffico pesante (camion, pullman), con un 83,9% dei primi e un 16,1% dei secondi. Nel confronto annuo si registra un incremento del traffico leggero (+2,7%) mentre risulta sostanzialmente stabile quello pesante (-0,2%); la situazione complessiva di traffico risulta, pertanto, in aumento (+2,3%). Entrando maggiormente nello specifico, riguardo al traffico dei veicoli pesanti, nel 2023, nel casello di Rimini Sud è transitato il 26,2% di tali mezzi, in quello di Rimini Nord il 31,9%, su quello di Riccione il 19,8% e su quello di Cattolica il 22,1%; con riferimento ai veicoli leggeri, invece, nel casello di Rimini Sud è transitato il 31,9% di tali mezzi, in quello di Rimini Nord il 23,2%, su quello di Riccione il 22,6% e su quello di Cattolica il 22,3%.

Interessanti poi sono gli indicatori di performance infrastrutturale, che ricoprono un ruolo chiave sia per lo sviluppo economico e la competitività dei territori sia per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità (ambientale, sociale e di governance). Secondo uno studio del 2023 di Uniontrasporti (società consortile di Unioncamere e delle Camere di commercio), effettuato attraverso l’analisi di cinque categorie di infrastrutture (strade, ferrovie, porti marittimi, aeroporti, logistica), Rimini, tra le province emiliano-romagnole, si colloca al 4° posto (1° Bologna) e, a livello nazionale, al 32°, registrando le migliori performance nell’infrastruttura aeroportuale e stradale e la peggiore nella logistica.

Fonte: Rapporto sull’economia Romagna – Forlì-Cesena e Rimini 2023 e scenari

Elaborazione: Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna

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