Alta adesione allo sciopero Hera. Al presidio di Bologna hanno partecipato anche i lavoratori delle sedi Hera di Forlì e Cesena

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Secondo i sindacati è stata “altissima l’adesione allo sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici del Gruppo Hera proclamato per l’intera giornata di lunedì scorso e grande partecipazione anche al presidio davanti alla sede Hera in viale Berti Pichat a Bologna, dove è stata interrotta temporaneamente la circolazione del traffico per l’alto numero di manifestanti. Nella provincia Forlì-Cesena il 78,24 % dei lavoratori/lavoratrici ha aderito allo sciopero indetto da Filctem e Fp CGIL, Femca, Flaei e Fit CISL, Uiltec e Uiltrasport UIL. Mai nella storia più che ventennale del Gruppo HERA si era vista una tale partecipazione a sostegno delle ragioni della protesta: tutto ciò dovrebbe far riflettere i vertici aziendali su quanto sia diventata ampia la divaricazione fra il quadro dirigenziale e i lavoratori e le lavoratrici che tutti i giorni ci mettono la faccia per garantire servizi di qualità alle comunità e alla cittadinanza.”

“Le ragioni dello sciopero risiedono nella necessità di contrastare lo snaturamento del Gruppo che nonostante gestisca servizi pubblici essenziali, come il ciclo idrico integrato, i servizi ambientali e la distribuzione di gas ed energia elettrica, sta subendo una deriva che privilegia esclusivamente i risultati finanziaridicono i sindacatiattraverso la massimizzazione dei profitti e dei dividendi distribuiti quasi integralmente agli azionisti privati e pubblici, nonché la ricerca spasmodica dell’incremento del valore di quotazione del titolo sui mercati azionari, tutto ciò a scapito dell’attenzione alla condizione dei lavoratori diretti e in appalto e alla qualità e alle tariffe dei servizi erogati alla cittadinanza.”

Le organizzazioni sindacali di categoria chiedono che venga convocato al più presto un tavolo di confronto istituzionale a cui partecipino, oltre ai rappresentanti dei lavoratori, i vertici di Hera e anche i rappresentanti della proprietà pubblica, in qualità di Enti proprietari, ma anche e soprattutto di rappresentanti degli interessi generali delle comunità locali.

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