Cinema. “E’ pèn dé mond – Il pane del mondo” in anteprima martedì 24 aprile a Cesenatico

Il film documentario della regista Gaia Ceriana Franchetti omaggia la Romagna e i romagnoli in un racconto a mosaico

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E’ un itinerario dell’anima tra luoghi e persone, ricordi e presente quello di “E’ pèn dé mond – Il pane del mondo”, il film documentario di Gaia Ceriana Franchetti che verrà presentato in anteprima martedì 24 aprile alle 20 al Museo della Marineria di Cesenatico, nell’ambito delle iniziative per il 73esimo anniversario della Liberazione d’Italia.

Da Rimini a Ravenna, passando per Montebello, Savignano, San Mauro Pascoli, Forlì, Casola Valsenio, Bellaria, Cesenatico, l’entroterra e il mare, la regista romana discendente per linea materna dai Guidi di Bagno ripercorre la propria storia familiare in Romagna, intrecciata con quella dell’Italia del ‘900. Nel suo viaggio incontra e dà voce ai romagnoli e alle loro storie, come lei stessa spiega. “Ho sempre voluto fare un film mosaico a partire da Ravenna e da Galla Placidia per finire a Raffaella Carrà”.

Lo spunto del documentario è per Gaia Ceriana Franchetti il ritornare in Romagna per un antico manoscritto di famiglia della “Divina commedia” da far esaminare. Ne nasce un documentario corale sulla Romagna e i suoi tratti distintivi, da Pascoli al liscio, dal passaggio della Linea Gotica e la Resistenza alla grinta imprenditoriale. Fra le testimonianze, anche quella dello scrittore casolano Cristiano Cavina, dell’artista Luigi Ontani, del partigiano Valter “Tabac” Vallicelli.

La regista ha girato per circa tre anni, uscendo in stagioni e luoghi diversi. “Ho raccolto talmente tanto materiale che poi il montaggio è stato lungo e arduo, e molte situazioni e persone meravigliose non sono entrate nel film”. Gaia Ceriana Franchetti nasce a Buonconvento (Siena). Laureata in Filosofia all’università “La Sapienza” di Roma, negli Anni Settanta lavora nel cinema e nella pubblicità come assistente casting director e assistente alla regia in produzioni americane a Roma. Dal 1975 inizia a realizzare documentari come regista indipendente, distribuiti da Rai 1, Rai 2, Aljazeera Asia, Cinematica di Algeri e NDTV India.

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