Bando periferie. Il ‘Milleproroghe’ congela i fondi ma i tecnici concedono ufficialmente una proroga

Il Sindaco Lucchi: "A Roma sembra regnare una grande confusione. In questo contesto, l’unica speranza è che l’emendamento approvato al Senato non passi alla Camera"

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Da una settimana – cioè da quando il Senato ha approvato un emendamento del cosiddetto decreto Milleproroghe – si discute del ‘congelamento’ del bando periferie fino al 2020. Un provvedimento che, com’è noto, ha suscitato le proteste unanimi dei Comuni interessati, disseminati in tutta Italia, e di orientamenti politici diversi (anche leghisti e 5 Stelle).

In questi stessi giorni a Cesena, come agli altri Comuni che avevano sottoscritto la convenzione del bando, è arrivata una comunicazione dalla Presidenza del Consiglio via Pec – dunque assolutamente ufficiale – Programma periferie urbane, con la quale siamo stati informati della concessione di una proroga fino al 15 settembre per la presentazione dei progetti esecutivi delle opere finanziate dal bando. A comunicarlo è il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi.

Ma, allora, la procedura va avanti lo stesso? Oppure siamo di fronte all’applicazione della massima evangelica “non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra”, con l’apparato tecnico-amministrativo che ignora i provvedimenti assunti dall’esecutivo e dal Parlamento? In ogni caso, è legittimo essere disorientati.

L’unica certezza – continua Lucchi – è che a Roma sembra regnare una grande confusione, e che questo non fa bene ai cittadini, ai Comuni, al Paese. In questo contesto, l’unica speranza è che l’emendamento approvato al Senato non passi alla Camera. Per questo chiedo ai parlamentari locali di attivarsi in quella sede per difendere i cittadini e rimettere a disposizione dei Comuni le risorse che ci sono state ufficialmente destinate e che sono essenziali per la realizzazione di opere di riqualificazione importanti per i territori. Se, per il Governo, i Comuni sono ancora al centro delle politiche di rilancio del Paese, questo è il momento di dimostrarlo.

La buona politica – conclude il Sindaco di Cesena – dovrebbe saper capire quando è il momento di sospendere le polemiche di parte e “tirare” tutta dalla stessa direzione, che è quella della difesa del nostro territorio e dei suoi abitanti.

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