Sicurezza. La lettera del sindaco di Cesena Lucchi al Ministro degli Interni Salvini

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Gentile Ministro Salvini,

proprio ieri l’Istituto Demopolis (per contro del Gruppo Citynews) ha realizzato un sondaggio dal quale emerge come la sicurezza urbana sia considerata un problema dal 68% dei romagnoli. E ciò nonostante in Romagna (e soprattutto nella Provincia di Forlì-Cesena) in realtà gli ultimi 2 anni siano stati caratterizzati da un netto segno meno per tutte le tipologie di reato.

Ma non importa: la percezione dei cittadini va sempre rispettata e per questo mi permetto di ricordarle come il 30 agosto scorso le abbia inviato una nota ufficiale, con la quale le suggerivo di valutare un utilizzo a Cesena (quale strumento di rafforzamento operativo della lotta ai furti ed alle “spaccate” notturne nelle nostre attività commerciali) di una parte dei 265 partecipanti (24 donne e 241 uomini) al Corso da Agenti effettivi di Polizia, avviatosi lo scorso 26 febbraio presso il Centro Addestramento Polizia di Stato collocato nella nostra città e destinato a concludersi il 16 ottobre 2018, quando si terrà la cerimonia di giuramento (anticipata di 10 giorni rispetto a quanto previsto in agosto).

L’ulteriore richiesta che le ribadisco (con l’urgenza causata dalla certezza che fra poco più di 3 settimane tutti gli agenti potrebbero andarsene da Cesena per essere destinati definitivamente ad altre città), viene avanzata in particolare a nome dei tanti che in queste settimane hanno dichiarato il loro consenso ad una scelta di facile e quasi immediata realizzazione, poiché prevede che:
– nell’ambito del percorso di formazione dei futuri agenti (quelli che attualmente stanno svolgendo il Corso, così come coloro che li sostituiranno nei Corsi già programmati subito dopo questo), sia previsto il rafforzamento dei pattugliamenti notturni della nostra città ed in particolare del centro storico, anche con l’impegno giornaliero di non meno di 20 agenti (sui 265 attualmente impegnati all’interno del Caps). So bene come le norme attualmente in vigore non lo prevedano (poiché gli Allievi poliziotti non sono ancora qualificati come Agenti effettivi), ma mi permetto due semplici quesiti: quale miglior modo vi potrebbe essere per completare il loro percorso di formazione, se non svolgendo un compito che, immagino, inevitabilmente ne caratterizzerà da subito l’operato, a qualunque città siano destinati? Ed ancora, dove le norme non arrivano, ma il buonsenso suggerisce ciò che si potrebbe fare, chi meglio di lei può capire quanto sia necessario adeguare regole create in periodi nei quali la sicurezza era tema meno centrale rispetto ad oggi?;
– coloro i quali si distingueranno in questo compito operativo, siano destinati a restare nella nostra città ed a rafforzare l’organico del nostro Commissariato. Stante l’età media ormai alta di molti dei nostri Agenti di Polizia, l’arrivo di nuovi Poliziotti sarebbe per loro gratificante e per noi tutti garantirebbe un segno importante di rafforzamento della presenza dello Stato. Anche in questo caso ritengo che l’organico cittadino di Polizia debba essere rafforzato con non meno di 10/15 agenti, come tra l’altro richiesto più volte dagli stessi Sindacati per una città come la nostra, che è la 49sima in Italia per numero di abitanti ed ha le dimensioni di molte delle Questure del nostro Paese, ma che è solo sede di Commissariato, essendo la Questura ubicata a Forli. Tra l’altro un rafforzamento di organico di questo tipo, semplicemente riporterebbe il nostro Commissariato alla quantità di agenti effettivi di 5/6 anni fa.

In cambio di tutto ciò, le ribadisco che come città intendiamo fare la nostra parte, attivando quindi con il Ministero degli interni, una sorta di “Patto” che preveda di:
– rafforzare ulteriormente la presenza notturna della Polizia municipale;
– utilizzare al meglio il sistema di videosorveglianza che ormai inizia a caratterizzare la nostra città e che è già oggi al servizio, a partire dalla sua Centrale operativa, collocata nel nuovo Comando della Polizia municipale, di Polizia e Carabinieri;
– accelerare il percorso, già avviato con le Associazioni d’impresa, per trasformare la nuova sede della Polizia Municipale, anche nel cervello operativo non solo della rete di telecamere voluta dal Comune, ma anche dei sistemi di videosorveglianza installati da privati. In questo caso l’idea di fondo è di far dialogare fra loro gli strumenti tecnologici a cui, oltre al Comune, sempre più soggetti privati si affidano per vigilare sulla sicurezza e in questo modo moltiplicare la loro efficacia, grazie ad una rete integrata di videosorveglianza, in cui i sistemi installati da soggetti privati possano interagire direttamente con la nostra sala operativa;
– sollecitare le stesse Associazioni, se possibile, ad organizzare specifici momenti di “formazione” per gli imprenditori, relativamente alle norme di sicurezza delle singole attività, utilizzando al meglio la professionalità dei rappresentanti delle forze dell’ordine e di psicologi esperti in tema di sicurezza. Ho indirizzato questa nota anche al Sottosegretario alla Giustizia, Onorevole Jacopo Morrone il quale, nei giorni immediatamente successivi alla mia prima lettera, interpellato dalla stampa, aveva dichiarato che si sarebbe reso protagonista di un suo pronto interessamento, caro Ministro, giudicando evidentemente lui stesso sensata la proposta che mi sono permesso di avanzarle. Poiché immagino che i pressanti impegni Ministeriali
– ed in particolare quelli collegati all’elaborazione del “Decreto Sicurezza” del quale, come tutti i Sindaci, attendo di poter esaminare la versione definitiva
– le abbiano sino ad ora impedito di rispondere alla proposta, per guadagnar tempo dichiaro sin d’ora anche la mia disponibilità ad incontrarla presso la sede del Ministero degli Interni, per confrontarci de visu su di un tema che, nel frattempo, ho ulteriormente approfondito anche con i rappresentanti delle Associazioni d’impresa cittadine, che certo gradirebbero essere protagoniste di un appuntamento capace finalmente di porre al centro dell’attenzione la soluzione ad una problematica che in questi anni ci hanno chiesto più volte di affrontare con decisione e concretezza.

Il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi

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