Assemblea regionale di CulTurMedia Legacoop: mobilitazione contro i tagli del Governo all’editoria

Più informazioni su

Il Tecnopolo di Reggio Emilia ha fatto da cornice alla prima assemblea congressuale dei CulTurMedia Emilia Romagna riunisce le cooperative culturali, del turismo, dei media aderenti a Legacoop. Sono oltre 200 le cooperative associate in regione con un fatturato globale di circa 200 mln di euro, 20.000 soci e 3.500 occupati. “L’Assemblea – spiega il presidente nazionale di CulTurMedia Roberto Calari – è un’occasione importante per riflettere sulla crescita delle Industrie Culturali e Creative in Regione e sul come costruire una nuova stagione di investimenti che, grazie alle competenze presenti in questi comparti, possano favorire lo sviluppo sostenibile del territorio regionale.”

 

Nel corso dell’incontro è stato ribadito lo sconcerto per le iniziative del Governo nei confronti della stampa cooperativa, con un taglio dei già esigui contributi che rischiano di portare alla chiusura realtà consolidate come quella della cooperativa di giornalisti che da quasi 30 anni edita il Corriere di Romagna. Una situazione che, ha detto il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti, già vede e ancora vedrà la mobilitazione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. Una visione trasversale comune a tutte le assemblee regionali di CulTurMedia è quella di affermare e promuovere il pluralismo e il diritto alla produzione e fruizione culturale in ogni settore della cultura: vanno in questa direzione i progetti di piattaforme cooperative e di nuovi strumenti comuni su Art Bonus e Tax Credit su cui la cooperazione è impegnata anche in Emilia-Romagna.

Sono intervenuti il presidente di Legacoop Emilia Romagna, Giovanni Monti, il presidente di Legacoop Emilia Ovest, Andrea Volta, il Sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, l’Assessore regionale alla cultura e alla legalità, Massimo Mezzetti. Il dibattito ha visto i contributi di Roberto Righetti, direttore operativo di Ervet, ente Regionale che ha curato la ricerca sull’Economia Arancione dalla quale emergono importanti indicazioni per le linee di intervento della Regione e dei privati per i prossimi anni nell’ambito della cultura, delle ICC e del Turismo; di Stefano Scavo, presidente di SCS Consulting, con cui CulTurMedia ha in atto una proficua convenzione; di Edwin Ferrari, Presidente di TRmedia , il grande network televisivo, radio e web della cooperazione in Emilia Romagna; Nicola Serra, direttore di Palomar, importante realtà dell’industria italiana del settore impegnata in un significativo investimento in regione. Al termine dei lavori sono stati eletti i delegati al Congresso Nazionale di CulTurMedia del 7 e 8 febbraio a Genova e il nuovo Comitato Regionale di settore CulTurMedia. 

 

CULTURMEDIA LEGACOOP EMILIA-ROMAGNA: LA SCHEDA

Oltre 200 cooperative associate, 200 milioni di euro di fatturato globale, 20.000 soci e 3.500 occupati Un’importante presenza nella gestione e valorizzazione del Patrimonio Culturale, centinaia di nuove produzioni culturali ogni anno, decine di Teatri e di spazi culturali gestiti in regione a partire da poli importanti del sistema teatrale regionale, una presenza forte in ogni ambito del turismo, da quello balneare a quello scolastico, da quello esperienziale e responsabile a quello connesso alla rete di agenzie di viaggio, sia per l’ incoming che per l’ outgoing , con forte costante progettualità tra turismo e cultura; un tessuto di imprese e di soci nelle aree della cultura, della creatività e della comunicazione, con imprese che operano nell’ambito della produzione cinematografica ed audiovisuale, nella produzione di eventi, nella comunicazione e nel marketing istituzionale e di impresa; poi, una rete importante di cooperative che operano nei media , a partire dai giornali e periodici locali su carta e online e a radio e Tv di comunità e di informazione, oltre ad una nuova rete nazionale orientata alla scuola. Una presenza in crescita e mediamente con segni positivi superiori alla crescita media di altri comparti dell’economia regionale, rispetto all’anno precedente: uno sviluppo che rispecchia il trend di crescita, nonostante la crisi e le difficoltà, di molte parti di questi settori, come fattori rilevanti anche per la competitività delle filiere produttive di eccellenza del territorio. Anche molte delle nuove cooperative nascono come risposte a bisogni comuni di aggregazione e di strumenti innovativi da parte di queste nuove competenze dell’universo delle industrie culturali e creative e del turismo.

Più informazioni su