Lista civica Cambiamo, le ragioni di una nuova sfida

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In vista delle elezioni regionali si è svolta nella mattina del 4 gennaio 2020 a Spiaggia 23 (Cesena) la conferenza stampa di Andrea Rossi che appoggia pienamente la candidata per il centrodestra Borgonzoni.

Di seguito la nota stampa diffusa da Andrea Rossi, membro della lista civica Cambiamo: “Abbiamo deciso, come lista civica Cambiamo, di partecipare a questa importante sfida elettorale perché riteniamo che, tra Lega e Pd, ci sia spazio anche per un’ulteriore proposta politica, pragmatica e moderata, in grado di dar voce a chi – pur non riconoscendosi nei programmi e nella cultura dei partiti tradizionali – non vuole rinunciare al proprio impegno politico, dando un contributo responsabile allo sviluppo della sua città e del suo territorio.

E’ una differenza che rimarchiamo con orgoglio e che risponde ad un’esigenza molto sentita anche a Cesena, dove il mondo civico ha il diritto di essere rappresentato in tutti i suoi orientamenti.

Ripartiamo di slancio dagli ottimi risultati delle ultime amministrative che, in pochi mesi di lavoro, hanno premiato la nostra lista con quasi il 9% dei consensi ed oltre 4400 voti. Un’esperienza politica indimenticabile che, per la prima volta nella storia di Cesena, ha portato la città al ballottaggio, trascinando 19mila cesenati ad un passo dal cambiamento.

Da quel 9 giugno la lista Cambiamo è cresciuta e ha acquisito credibilità lavorando sul campo, aprendosi a nuovi settori della società civile e dando del filo da torcere in consiglio comunale grazie alle interpellanze, agli emendamenti e alle mozioni dei nostri tre consiglieri. In questi primi sei mesi di attività, in cui abbiamo svolto con orgoglio e impegno i nostri doveri istituzionali, abbiamo ottenuto risultati politici tangibili (decentramento servizi nei quartieri, poliziotto di quartiere, potenziamento biblioteche di quartiere, progetto nuovo emporio solidale, ecc…) e, al nostro interno, ci stiamo strutturando in vista delle sfide del futuro.

Ora, dietro l’angolo, ci sono le elezioni regionali, un appuntamento al quale parteciperemo con entusiasmo, mettendo in campo le nostre proposte, i nostri uomini e la nostra identità. Che, lo ripeto, è quella di una forza politica civica, che non ha voluto ascensori di partito e che – pur sapendo di aver intrapreso la strada più difficile – anche in questa tornata elettorale resterà coerente alla sua storia e ai suoi ideali.

Affronteremo questa campagna elettorale rilanciando le nostre battaglie, le stesse che sono ormai impresse nel nostro genoma politico: in primis, il valore supremo del cambiamento e dell’alternanza, concetti che valevano sei mesi fa per Cesena e che valgono ancora oggi per il governo della Regione.

Per questo, il 26 gennaio appoggeremo con piena convinzione il progetto politico della candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni, alla quale ci unisce una chiara affinità di programmi e di valori.

Combatteremo al suo fianco portando all’attenzione dell’opinione pubblica le istanze e le problematiche del nostro territorio che, oggi come sei mesi fa, ha bisogno di nuovi stimoli, di nuove idee, di nuove energie e competenze. Un territorio da troppo tempo governato da una forza politica che, nascondendo i suoi simboli e accettando ogni genere di compromesso elettorale, si è allontanata dalla gente e da quelli che, un tempo, erano i suoi valori originari.

Invece di parlare di uguaglianza, noi preferiamo parlare di equità. Un concetto ribadito, ad esempio, durante il recente confronto sulle rette gratuite alle materne che ha partorito una colossale ingiustizia, facendo un inutile regalo anche a quelle famiglie cesenati che, con un reddito elevatissimo, erano perfettamente in grado di pagare. Alla fine cosa ha determinato quello slogan elettorale? Un ammanco di 800mila euro per le casse dell’ente pubblico che si è tradotto in un risparmio elevatissimo per i nuclei più abbienti e in un risparmio irrisorio per quelli più bisognosi.

Ma la differenza che rimarchiamo con più orgoglio è nelle modalità di fare politica. Non vogliamo il controllo né tanto meno l’intimidazione dell’avversario, ma sosteniamo la libertà ed il confronto in ogni sua espressione.

Non ci riconosciamo in una politica fatta di querele, denunce, richieste esagerate di risarcimento danni: è notizia di questi mesi che il sindaco uscente della giunta PD Paolo Lucchi ha chiesto un risarcimento danni da 100mila euro a dei nostri concittadini semplicemente per aver espresso le loro idee o i loro dubbi su determinate scelte da lui operate.

Non ci riconosciamo in un governo come quello cui abbiamo assistito negli ultimi anni, che svilisce il confronto democratico, denigrando l’avversario e governando con scarse visione di prospettiva ma solo perseguendo, a tutti i costi, la cinica conservazione del potere.

Oggi serve una nuova visione di Regione: più attenzione alla sicurezza, alle politiche sul lavoro e delle infrastrutture, al rilancio del turismo, del commercio e della cultura, più cura alla riqualificazione dei nostri centri storici e delle nostre frazioni e nuove politiche per l’agricoltura e per lo snellimento della burocrazia in ogni ambito della vita pubblica. Un progetto per i giovani, per la famiglia e per i nostri anziani.

Oggi, come sei mesi fa, ci facciamo garanti di una proposta innovativa che parta dalle competenze e dalla meritocrazia e arrivi ad un’idea di regione più moderna, funzionale e “a misura” d’uomo. In sintesi, oggi come sei mesi fa, la parola d’ordine resta sempre una: “Cambiamento”.

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