Cesena, Lega replica a Lattuca: “Chiediamo iniziative concrete sul fronte sanitario ed economico”

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“Le polemiche politiche le fa il sindaco Enzo Lattuca ed è ora di finirla con la colpevolizzazione delle forze di opposizione che chiedono risposte concrete e non propaganda. Sulle mascherine e, in generale, sui dispositivi di protezione individuale l’Emilia-Romagna è in estremo ritardo. Sia per la salvaguardia degli operatori sanitari, in primo luogo, che per quella dei soggetti più a rischio, in particolare gli ospiti delle residenze per anziani. Non lo dice la Lega, signor sindaco, ma i sindacati di categoria e le categorie professionali che hanno ripetutamente denunciato la grave situazione in atto”. Lo affermano i consiglieri comunali della Lega in una nota.

“Immaginiamo – aggiungono – che anche a Lattuca siano giunte le segnalazioni preoccupate da parte dei sanitari sull’utilizzo di dispositivi che non proteggono sufficientemente dal contagio virologico e sul fatto che addirittura gli operatori sono costretti ad acquistare protezioni a proprie spese. Se poi il sindaco preferisce vantarsi di una raccolta di poche centinaia di mascherine di cui non si specificano le caratteristiche, destinate al Bufalini, fatti suoi. Noi ci preoccupiamo di quello che emerge dai documenti diffusi da associazioni di categoria e da altri organismi di rappresentanza delle professioni sanitarie. Tutti denunciano la carenza o la mancanza di dispositivi di protezione adeguati, a dimostrazione dell’impreparazione del sistema sanitario nazionale e, a caduta, di quello dell’Emilia-Romagna a fronte delle capacità professionali indiscutibili del personale.”

“Da uno di questi documenti, datato 25 marzo, emerge il ‘dato ampiamente sottostimato’ dei professionisti della sanità contagiati, pari a ‘4.824, il ‘9% del totale’. La causa di questa escalation è attribuita alla scarsa dotazione di protezioni adeguate. La conseguenza è quella di una diffusione ancora maggiore del virus negli ospedali e nelle case di riposo. Qualunque amministratore si preoccuperebbe di questo dato, Lattuca invece difende il fortino della sanità regionale. Lo si evince nella risposta all’interrogazione presentata dalla Lega insieme ai gruppi M5s e Cesena siamo noi. Significativo – spiegano dalla Lega – infatti, il silenzio tombale sui vigenti requisiti dei dispositivi di protezione individuali (Dpi) parametrati ai diversi livelli di esposizione delle professioni sanitarie che vengono quotidianamente a contatto con pazienti affetti da Covid-19 nei vari reparti ospedalieri o a domicilio o nelle case di riposo.”

“Nella risposta non si forniscono notizie precise su quali presidi siano forniti e si fa riferimento a generiche ‘indicazioni dell’OMS’. Un curioso escamotage quello di trincerarsi dietro semplici ‘indicazioni’ di questo organismo, mentre qui è in gioco concretamente la tutela della nostra comunità. Si legge in una rivista online di settore che ‘…quanto prescritto dall’OMS non corrisponde alla realtà e che questa organizzazione ha aggiunto confusione a confusione’ e che ‘…assessori regionali alla sanità si sono difesi dicendo che la dotazione di mascherine chirurgiche era prescritto dall’OMS’, mentre i sanitari ‘continuano ad infettarsi e a morire in una guerra al coronavirus che si poteva affrontare diversamente’. Ecco, sindaco Lattuca materia su cui riflettere, per assumere provvedimenti adeguati. Anche sul fronte economico. La Lega i suggerimenti li ha dati. Ci aspettiamo risposte concrete, non attacchi ideologici” concludono i leghisti.

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