Fondi da erogare per i buoni spesa alle famiglie in difficoltà: la Lega chiede chiarezza al sindaco Lattuca

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“L’amministrazione comunale spieghi in modo chiaro come e a chi saranno erogati i buoni spesa. Le modalità prospettate dal sindaco Lattuca sembrano, infatti, un po’ confusionarie e non corrispondenti a quanto specificatamente richiesto dall’ordinanza della Protezione civile, che affida all’ufficio dei Servizi sociali di ciascun Comune il compito di ‘individuare la platea dei beneficiari, e il relativo contributo, tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici dell’emergenza e tra quelli in stato di bisogno per soddisfare le necessità più urgenti e essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico’. Non tutti i possibili richiedenti, tra l’altro, sono a conoscenza di questa erogazione, hanno dimestichezza con le modalità informatiche e, quindi, con moduli da compilare sul sito del Comune”.

Lo affermano i consiglieri del Gruppo Lega in una nota, dove annunciano la presentazione di un’interrogazione urgente alla Giunta perché siano ben comprese da tutti i cesenati le modalità con cui si intendono utilizzare gli oltre 515 mila euro destinati al Comune di Cesena.

“Si vuole conoscere se l’importo sia considerato sufficiente per coprire il fabbisogno o, in caso contrario, quale sarà il criterio di priorità con cui sarà assegnato il buono spesa; se si intendano utilizzare buoni spesa di valore standard e se ci sia un limite massimo per soggetto ricevente; se l’amministrazione comunale intenda agire direttamente o avvalersi di soggetti del Terzo settore, come prevede l’Ordinanza, e, in questo caso, quali siano questi soggetti. Ma il dato essenziale è se l’amministrazione abbia già individuato la platea dei beneficiari e i nuclei familiari più esposti secondo criteri stabiliti, visto che non avere alcun parametro potrebbe dare luogo a vere e proprie ingiustizie. A questo proposito, chiediamo alla Giunta quale interpretazione si dia alla specificazione contenuta nell’Ordinanza ’… con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico’ (comma 6)’ e se fra gli ‘assegnatari di sostegno pubblico’ possano rientrare anche coloro (autonomi e partite IVA) che riceveranno (anche se non si sa quando) il bonus di 600 euro”.

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