Rossi (Cambiamo): “Cesena faccia come Ravenna anticipando la cassa integrazione ai lavoratori”

“Sembra la canzoncina della Fiera dell’est: il comune che chiede soldi alla regione, che chiede soldi all’Italia, che chiede soldi all’Europa…. E intanto, mentre il Decreto del rilancio è stato nuovamente rinviato, le nostre imprese restano a reddito zero, i lavoratori aspettano ancora la cassa integrazione e, a parte i 600 euro per le partite Iva e qualche rinvio delle imposte, poco è stato fatto di concreto per arginare lo tsunami economico prodotto dall’emergenza Covid”.

Così Andrea Rossi, capogruppo della lista civica Cambiamo che, dopo aver presentato sei punti per la tutela ed il rilancio economico del sistema produttivo locale, incalza il Comune di Cesena con una nuova proposta: “La cassa integrazione per i lavoratori cesenati continua a tardare. E non si può continuare a tollerare questi imperdonabili ritardi restando con le mani in mano. Ora, nella vicina Ravenna, il sindaco De Pascale si è inventato una bella iniziativa: sarà il Comune ad anticipare la cassa integrazione sotto forma di anticipo da 1000 euro. La somma sarà poi restituita appena la cassa integrazione sarà effettivamente arrivata sul conto corrente del lavoratore. E’ una piccola misura che, tuttavia, servirà ad alleviare le difficoltà di tante famiglie che non possono più aspettare. Noi, come lista civica, chiediamo che la giunta di Cesena si muova nella stessa direzione, predisponendo un fondo che sia in grado di anticipare immediatamente ciò che spetta a questi lavoratori dimenticati”.

“L’amministrazione di Cesena dovrebbe essere a mio avviso protagonista nelle azioni di rilancio economico e sociale e vista come innovatrice nei confronti degli altri Comuni” prosegue Rossi, ricordando che “che il tempo è una variabile importantissima in questo momento, e piccoli gesti di concretezza in questo mare di promesse sarebbero iniezioni di fiducia fondamentali per la ripartenza. Coraggio Cesena, occorre coraggio “.