Interruzione volontaria di gravidanza, Simona Viola: “Serve una presenza minima di medici non obiettori in tutti gli ospedali”

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Simona Viola Candidata al Senato nel collegio uninominale Rimini e Forlì-Cesena per la coalizione di centrosinistra è intervenuta pubblicamente in merito all’interruzione volontaria di gravidanza. Secondo Viola serve una presenza minima di medici non obiettori in tutti gli ospedali:

“Finalmente anche San Marino, ‘Antica terra della Libertà’, ha depenalizzato e regolato l’interruzione volontaria di gravidanza, come la maggioranza dei suoi cittadini aveva deciso in occasione del referendum. Un bel segnale, che deve farci ricordare quanto sia importante tenere alta la guardia su questo tema nel nostro Paese. Ricordo che nell’Ausl Romagna la percentuale di medici obiettori raggiunge il 43%: le leggi non bastano, occorre anche applicarle. Altrimenti succede come qui vicino, nelle Marche, dove il centrodestra ha boicottato l’applicazione della Legge 194 lasciando che i medici obiettori aumentassero senza sostituirli e rendendo più difficile l’aborto farmacologico. In tal modo le donne sono costrette ad andare ad abortire in altre ragioni aggiungendo fatica al dolore. I diritti conquistati vanno presidiati e difesi, tutti i giorni.
Vogliamo che sia davvero garantito l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza, con almeno una presenza minima di medici non obiettori di coscienza in tutti i presidi ospedalieri. È inoltre necessario favorire convenzioni per estendere il servizio a tariffe agevolate, nonché  monitorare la garanzia del servizio”.

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