Dodici Sindaci del territorio sostengono il candidato Pd Massimo Bulbi, “uno di noi”

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“Quella che abbiamo davanti è una campagna elettorale di poche settimane, intensa, a tratti caotica, ma certamente determinante per il futuro del nostro Paese. Nello scenario che abbiamo di fronte, emerge chiaramente come all’Italia serva un governo affidabile e responsabile, che garantisca prima di tutto il saldo ancoraggio del nostro Paese all’Europa e che non abbia dubbi nel confermare la sua ferma collocazione internazionale nel campo atlantico, senza tentennamenti, ambiguità e opportunismi. È davvero il momento della responsabilità. Basti pensare a cosa accadrebbe se il PNRR, che le forze della destra hanno osteggiato sin dalla sua nascita, dovesse subire una battuta d’arresto. Da Sindaci, che vedono ogni giorno come quella attuale sia un’occasione irripetibile per la crescita e lo sviluppo dei nostri territori, siamo certi che sarebbe impossibile rialzarsi. Per questo siamo convinti che servano rappresentanti politici affidabili, capaci e credibili, che conoscano il territorio che andranno a rappresentare in Parlamento. Se il centrodestra, qui da noi, ha fatto la scelta di candidare profili del tutto estranei ed avulsi dal nostro territorio, bene ha fatto il centrosinistra a puntare su Massimo Bulbi, che è davvero uno di noi, come dice nel suo manifesto elettorale.”

Così in un comunicato Enzo Lattuca Sindaco di Cesena, Matteo Gozzoli Sindaco di Cesenatico, Filippo Giovannini Sindaco di Savignano sul Rubicone, Luciana Garbuglia Sindaca di San Mauro Pascoli, Sara Bartolini Sindaca di Roncofreddo, Mauro Graziano Sindaco di Longiano, Tania Bocchini Sindaca di Sogliano al Rubicone, Monica Rossi Sindaca di Mercato Saraceno, Maria Letizia Bisacchi Sindaca di Gambettola, Milena Garavini Sindaca di Forlimpopoli, Daniele Valbonesi Sindaco di Santa Sofia, Gessica Allegni Sindaca di Bertinoro, Roberto Cavallucci Sindaco di Meldola e Jader Dardi Sindaco di Modigliana.

“Massimo Bulbi, per tanti anni impegnato a rappresentare ed amministrare le nostre comunità come Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Sindaco e Consigliere regionale, ha maturato competenze che oggi può mettere a disposizione, su un piano nazionale, al servizio di questa terra. Siamo infatti certi che, se verrà eletto, manterrà un rapporto costante di ascolto e collaborazione con noi sindaci, lavorando giorno per giorno insieme a noi, su temi quali imprese, lavoro, scuola, sanità, diritti umani e civili ed emergenza climatica, che ha messo al centro della sua campagna elettorale, nell’interesse del nostro territorio” conclude il documento dei sindaci.

BULBI (PD): VOTO FUORI SEDE, SERVE UNA LEGGE NAZIONALE

“Oltre all’astensionismo volontario, solitamente frutto di disillusione e disinteresse tra i cittadini, da anni, purtroppo, a influenzare la scarsa affluenza alle urne è anche la concreta impossibilità per i fuorisede di spostarsi per esprimere la propria preferenza. Secondo uno studio sono 5 milioni i cittadini italiani che, lavorando o studiando lontani dal luogo in cui risiedono, si troveranno a dover scegliere se spendere soldi e macinare centinaia di chilometri per votare, oppure rinunciare del tutto. Si chiama “astensionismo forzato” fenomeno preso particolarmente a cuore dal PD che, nel programma elettorale, accanto al diritto di voto ai 16enni, ha voluto inserire un capitolo a parte per i fuorisede.” Così Massimo Bulbi.

“Nel 2022, grazie alle innovazioni tecnologiche di cui possiamo usufruire ogni giorno – spiega Massimo Bulbi, candidato alla Camera per il Pd Collegio Uninominale Forlì-Cesena – non è più possibile accettare che un fuorisede, studente o lavoratore che sia, non abbia la possibilità di esprimere il proprio voto anche senza dover tornare a casa. Per questo motivo come PD ci batteremo per istituire una nuova legge che renda possibile il voto fuorisede, nel rispetto dei principi di integrità, segretezza e libertà di voto. Non deve più accadere che un fuorisede sia costretto a scegliere tra il diritto sacrosanto di votare e la concreta difficoltà di spendere soldi e tempo per spostarsi. Si deve trovare il modo e la maniera di permettere a tutti, nei tempi e nelle modalità da concordare, di concorrere costruttivamente al governo del proprio Paese. Per quanto riguarda, invece, il voto ai 16enni, siamo convinti che abbassare l’età del voto sia un ottimo strumento per rafforzare la partecipazione attiva di ragazzi e ragazze alla vita politica del Paese. Un invito a prendere parte attivamente al proprio futuro”. 

 

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