Tigers Cesena batte Virtus Civitanova per 73 a 70

Emozioni fuori menù al Carisport in occasione dell’ultimo match del 2021. Contro una Civitanova giunta in Romagna determinata a vendere cara la pelle nonostante l’ultimo posto in classifica, i Tigers Cesena sudano ben oltre le famigerate 7 camicie per strappare il referto rosa e confezionare sotto l’albero il tris di vittorie con il quale passare serenamente in famiglia il Natale, prima di rituffarsi nel duro lavoro settimanale.

Come da piano partita, coach Tassinari tiene in panchina gli infortunati Mascherpa e Genovese inserendo nelle rotazioni Arnaut e Ndour. Il quintetto ormai collaudato, con Bugatti e Moretti, viene preso alla sprovvista da una Civitanova capace di percentuali inusitate dall’arco. Il dato statistico che più balza all’occhio sono i 58 punti messi a segno dagli ospiti in soli 3 quarti, quando mediamente, fuori casa, i marchigiani non arrivano a 53 alla sirena finale. Non tanto per i 46 punti realizzati da Cesena in 30 minuti, quanto per i problemi di falli e la mancanza di equilibri sotto canestro, soprattutto dopo l’infortunio occorso a Nwokoye, all’inizio dell’ultimo quarto le speranze per i romagnoli paiono ridotte al lumicino.

Ma ,così come i gatti, i Tigers sembrano avere 7 vite. Sotto di 13 a 7’30’’ dalla sirena Anumba imbuca la tripla del 52-62 che infonde coraggio ai suoi. Cesena si galvanizza e inizia a stringere Civitanova nella morsa difensiva. Gallizzi recupera palla e spreca, ma il segnale è inequivocabile. I Tigers non mollano. Così, 30 secondi dopo la tripla di Anumba, Moretti centra il bersaglio grosso che vale il 55-62. Tocca quindi di nuovo ad Anumba rispondere all’ottimo Musci (17+7), e piazzare poi la tripla che riapre definitivamente la partita dopo l’1/2 ai liberi di Gallizzi. E’ il 35’11’’ quando il numero 3 bianconero fa esplodere il Carisport sul 61-64. La partita però sembra stregata per i romagnoli ed i marchigiani contrattaccano, sempre dall’arco, con un uno-due griffato Vallasciani – Guerra da stendere al tappeto chiunque, soprattutto se nel mezzo gli statistici devono rilevare gli errori dai 6,75 di Bugatti, Gallizzi e Brighi.

Il tempo scorre, anzi, per Cesena corre. A 2’53’’ dalla sirena Civitanova è avanti 61-70 e le speranze bianconere sono appese ad un filo sempre più sottile. A ravvivarle ci pensa Vladan Arnaut che inchioda letteralmente al vetro un appoggio dell’altro miglior giocatore ospite, Riccio (19+6). La stoppata è da highlights e Cesena prende nuovamente vigore. Civitanova, sempre avanti, fino addirittura di 17 punti a metà del secondo quarto, comincia a vacillare, ma ha un tesoretto preziosissimo di 6 punti da conservare a 1’01’’ dalla sirena, quando coach Tassinari chiama il time out. Al rientro in campo la palla arriva a Brighi, ma il 24 romagnolo dalla punta non prende nemmeno il ferro. Dalla panchina marchigiana si alza Costa per la rimessa dal fondo e qui la partita svolta. La rimessa è una fucilata per le mani di Rizzo che non riescono a fermare lo spalding. Palla persa. Per Cesena è il momento dell’”Ora o mai più”. Gallizzi rimette per Brighi che dall’angolo destro tira direttamente dal passaggio, girandosi con le mani in faccia del difensore. La parabola è perfetta. Il Carisport esplode e ci crede. Ma questo, del 67-70 è solamente il primo miracolo dell’esterno di Cesenatico. Per il secondo basta aspettare 19’’, giusto il tempo di vedere Gallizzi recuperare palla, dopo l’errore di Anumba, e ritrovarsi in mano un altro tentativo. L’anello arancione però beffa il play bianconero. La palla ruota lungo la parte inferiore e sembra entrare, ma alla fine viene sputata fuori. La beffa sembra servita. Mancano esattamente 29’’ alla fine, ma la rimessa, dal lato corto in zona d’attacco, è per Cesena. Coach Tassinari vuole disegnarla sulla lavagnetta e chiama time out. La tensione si taglia a fette. Il minuto di sospensione sembra durare un’ora. Alla ripresa le squadre si dividono equamente i secondi rimanenti. Per i Tigers ce ne sono 14 per arrivare alla conclusione. Ma è il momento del secondo miracolo di Antonio Brighi, che si fa largo in area e si piazza in angolo, sulla sua mattonella, ricevendo la rimessa di Gallizzi. Il tiro è fulmineo, su una gamba sola, cadendo all’indietro. Una tripla pazzesca! La tripla del 70 pari. Il Carisport impazzisce. Qualcun altro ancora di più. Già, perché a questo punto Civitanova la getta letteralmente alle ortiche. Felicioni commette fallo su Brighi prima della rimessa, dopo il fallo subito da Gallizzi e Civitanova ancora in bonus. E’ antisportivo. Liberi e possesso per i Tigers. Antonio Brighi è glaciale e infila a cronometro fermo l’ottavo punto di fila. E’ il miracolo numero 3 che può aprire l’iter per la santificazione dell’esterno romagnolo. Per la prima volta, dopo 39’57’’, tolto l’iniziale 2-0 di Bugatti, Cesena è in vantaggio. I marchigiani mandano in lunetta Anumba che centra il primo ma sbaglia il secondo. Il tempo però a questo punto non è più sufficiente per Civitanova e le tigri bianconere posso festeggiare una vittoria pazzesca.

Si chiude così per i Tigers di coach Tassinari una prima parte di stagione sostanzialmente positiva, nella quale l’età media del roster e l’assemblaggio di 10 giocatori nuovi di zecca, hanno presentato l’inevitabile conto. Troppa discontinuità e tante recriminazioni, su tutte la sconfitta patita a Jesi, hanno segnato la prima parte di stagione. Il bicchiere mezzo pieno invece è rappresentato dalla striscia di 3 vittorie consecutive con le quali i bianconeri hanno reagito alle sconfitte contro Jesi e Senigallia. La perla, di inestimabile valore è indubbiamente la vittoria in trasferta su Teramo. Probabilmente lì, in Abruzzo, i Tigers hanno veramente preso coscienza del proprio valore e del proprio potenziale. Aspetto questo non da poco e di cui fare assolutamente tesoro in vista del tour de force che il calendario offre a Mascherpa e compagni a partire dal 9 gennaio, quando Cesena scenderà in riviera per affrontare la super corazzata Rimini.

Tigers Cesena – Virtus Basket Civitanova Marche 73-70 (20-19, 7-20, 19-19, 27-12)

Tigers Cesena: Simon Anumba 17 (4/8, 2/2), Ezio Gallizzi 14 (2/5, 2/7), Antonio Brighi 14 (0/1, 4/11), Gioele Moretti 11 (1/1, 3/5), Fabio Bugatti 9 (4/13, 0/4), Vladan Arnaut 6 (0/0, 2/3), Rene’ maurice Ndour 2 (1/1, 0/0), Obinna Nwokoye 0 (0/2, 0/0), Giulio Mascherpa 0 (0/0, 0/0), Salvatore Genovese 0 (0/0, 0/0), Lorenzo Bertini 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 10 / 17 – Rimbalzi: 32 10 + 22 (Simon Anumba, Ezio Gallizzi 10) – Assist: 14 (Ezio Gallizzi 6)

Virtus Basket Civitanova Marche: Gianpaolo Riccio 19 (1/5, 5/8), Emanuele Musci 17 (7/9, 0/0), Francesco Guerra 9 (0/2, 2/6), Marco Vallasciani 8 (1/1, 2/3), Matteo Felicioni 7 (0/3, 2/4), Nicola Rosettani 7 (2/2, 1/1), Andrea Pedicone 2 (1/1, 0/0), Tommaso Cognigni 1 (0/3, 0/1), Nicholas Dessi’ 0 (0/1, 0/1), Giorgio Montanari 0 (0/0, 0/0), Valerio Costa 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 10 / 18 – Rimbalzi: 28 3 + 25 (Emanuele Musci 7) – Assist: 11 (Francesco Guerra 4)