Nel 2015, 10 reati e oltre 50 illeciti al mese scoperti dal Corpo Forestale di Forlì-Cesena

Il tutto all’interno di servizi finalizzati alla prevenzione e alla repressione dei comportamenti illeciti condotti in danno dell’ambiente, attività di pubblica sicurezza in ambito interforze, di polizia giudiziaria, di protezione civile, di vigilanza sul rispetto della normativa sulla salvaguardia delle risorse naturalistico-ambientali e paesaggistiche, della sicurezza agro-alimentare

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Sul territorio della provincia di Forlì-Cesena, il Corpo Forestale dello Stato nel corso dell’anno 2015 è stato chiamato a svolgere, come sull’intero territorio nazionale e regionale, compiti e servizi attribuiti dalle varie norme di legge vigenti, in particolar modo in materia di tutela dell’ambiente e delle risorse naturali, del territorio e dei prodotti agro-alimentari; inoltre ha espletato funzioni specifiche attribuite dalla regione Emilia Romagna sulla base di apposita convenzione.

Nel settore della polizia di prevenzione i Reparti del Corpo Forestale dello Stato della Provincia di Forlì-Cesena hanno espletato servizi mirati di controllo su attività e settori di particolare interesse per il Corpo sia per materia che per competenza territoriale. Nello specifico sono stati effettuati complessivamente 12.056 controlli, controllate n. 4.304 persone e n. 384 veicoli in particolar modo delle zone collinari e alto-appenniniche, assicurando la presenza specialmente in quelle situazioni e in quei contesti territoriali dove è peculiare il servizio garantito al cittadino dalle pattuglie del Corpo Forestale dello Stato. I settori di maggiore interesse sono stati quelli della ‘tutela del territorio’ (n. 2.828 controlli e n. 560 persone controllate), del ‘controllo coordinato del territorio’ con servizi espletati in coordinamento con le altre Forze di Polizia in ossequio alle indicazioni della locale Prefettura e della locale Questura (n. 2.802), il controllo all’interno delle ‘aree protette’ svolto in prevalenza dai Comandi Stazione Forestale che operano all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna (n. 3.145 controlli e n. 937 persone controllate), la ‘tutela della fauna’ (n. 1.603 controlli e n. 1.335 persone controllate), oltre ad altri settori quali la ‘tutela della flora’ (n. 472 controlli e n. 454 persone controllate), le ‘discariche e i rifiuti’ (n. 325 controlli e n. 131 persone controllate), gli ‘incendi boschivi/accensione fuochi’ (n. 98 controlli e n. 48 persone controllate), al ‘codice della strada’ nelle zone di competenza territoriale e con i servizi mirati al controllo dell’autotrasporto in particolar modo di rifiuti, animali e prodotti della filiera agro-alimentare (complessivamente n. 269 controlli, n. 415 persone controllate e n. 214 veicoli controllati). Sulla base dei dati relativi ai controllo effettuati e dei risultati operativi conseguiti, si può affermare che tale attività è risultata essere particolarmente intensa e nel contempo significativa.
L’agroalimentare
Un importante settore di intervento è stato quello nell’ambito della filiera agro-alimentare dove sono stati effettuati n. 60 controlli: 5 sui prodotti di qualità certificata ‘D.O.P. e I.G.P.’ (non rilevando alcuna irregolarità), n. 43 controlli sulla tracciabilità degli oli extravergini di oliva nella ristorazione (rilevando 11 irregolarità che hanno comportato l’emissione di 10 provvedimenti di diffida e 1 sanzione amministrativa dell’importo di 1.550,00 euro), n. 2 controlli sullo smaltimento dei sottoprodotti della vinificazione (nessuna irregolarità rilevata), n. 2 controlli sulle produzioni biologiche – Reg.CE 834/2007 (nessuna irregolarità rilevata), n. 8 controlli sul contrasti ai crimini agro-alimentari nel settore oleario, lattiero caseario e zootecnico (rilevando 6 irregolarità sanzionate a livello amministrativo con un importo notificato pari a 770,00 euro). Il Servizio CITES Territoriale, nell’ambito delle attività di competenza sulle tre province della Romagna, durante l’anno 2015 ha svolto 62 controlli sulla conformità alle norme di detenzione e/o commercio delle specie animali e vegetali tutelate ai sensi della Convenzione di Washington – CITES; sono stati interessati i settori della lavorazione e trasformazione dei pellami, dei circhi, delle manifestazioni espositive a carattere nazionale, della detenzione di avorio. A seguito di tale attività non si sono riscontrati illeciti di natura penale, mentre sono state elevate 4 sanzioni amministrative con un importo contestato pari a 36.541,64 euro. Complessivamente sono stati definiti 1.070 procedimenti CITES: emessi 625 certificati CITES per esportazione in Paesi extra UE; emessi 135 certificati CITES per esportazione in Paesi UE ; emessi 310 certificazioni per ‘non inclusione’ negli elenchi CITES. Sono state trattate infine 227 denunce di nascita di animali CITES, di cui gran parte tartarughe e pappagalli di varie specie protette.
Le emergenze incendi
L’anno 2015 ha rappresentato – come in gran parte della Penisola e della regione Emilia-Romagna – un anno in alcuni momenti problematico per l’emergenza incendi boschivi. In concomitanza delle settimane di caldo intenso nei mesi estivi, si sono verificate condizioni favorevoli all’innesco e alla propagazione degli incendi boschivi. Sono stati complessivamente 11 (erano stati solamente 4 nel 2014) gli incendi boschivi che hanno interessato nei vari mesi dell’anno le formazioni forestali della provincia per una superficie bruciata di 24,24.99 ettari, di cui 9,56.85 boscati e 14,68.14 coperti da formazioni vegetali non boscate (pascoli, arbusteti, calanchi).

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