Natura. “Cammina lupo”: al via a Cesena il corso di formazione per conviverci e proteggerlo

Organizzato da museo dell'Ecologia di Cesena, in collaborazione con Ente di gestione per i parchi e la biodiversità della Romagna, Parco nazionale Appennino tosco-emiliano e Guardie ecologiche volontarie

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Verrebbe proprio da dire “Attenti al lupo”. Il museo dell’Ecologia di Cesena, in collaborazione con Ente di gestione per i parchi e la biodiversita’ della Romagna, Parco nazionale Appennino tosco-emiliano e Guardie ecologiche volontarie, organizza per il secondo anno il corso di formazione sulla ricerca del lupo, “Cammina lupo”, appunto. D’altronde, spiega alla stampa Fiorenzo Rossetti dell’Ente di gestione parchi, “l’argomento e’ di grande attualita’”, con numerosi avvistamenti in Romagna anche in “luoghi impensabili”. Non solo i grandi parchi, anche vicino alla via Emilia e non molto tempo fa addirittura in riva al mare.

Senza dimenticare le brutte notizie di cronaca come l’esemplare ucciso, squartato e appeso alla pensilina di una fermata d’autobus in provincia di Rimini qualche mese fa. Episodi che sono il frutto anche di “cattiva informazione sull’animale simbolo della wildness nel mondo”. L’obiettivo del corso e’ dunque “riportare il tema in stretto regime scientifico”, individuando un “certo numero di cittadini che diventino volontari sulla ricerca scientifica della presenza del lupo in Romagna”.

Sono previste, dal 3 aprile a fine maggio, sia lezioni teoriche che escursioni nei parchi, non tanto con la meta di incontrare l’animale, ma di reperire informazioni grazie alle telecamere sui luoghi dove passa, di tenerlo lontano conservando la sua selvaticita’. In programma a Rimini c’e’ anche un wolf camp mentre l’anno prossimo si pensa a un progetto nelle scuole.

Dopo il successo della prima edizione sono gia’ esauriti i 30 posti disponibili e nei due mesi di corso verranno organizzate escursioni, con due documentaristi al seguito, nel Parco regionale della Vena del gesso romagnola, sull’Appennino e nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Il museo dell’Ecologia, sottolinea l’assessore all’Ambiente, Francesca Lucchi, e’ “un punto di connessione dell’attivita’ di divulgazione scientifica e ambientale e una cassa di risonanza su tutte le tematiche di tutela ambientale”. E gia’ ci sono in fieri altri progetti. Si devono “creare momenti di conoscenza piena di questo animale”, aggiunge la presidente del Parco Vena del gesso, Marina Lo Conte, basta “sparare a zero. Ci sono delle problematiche, ma con la conoscenza si impara come muoversi”.

Particolarmente interessati, dunque, anche allevatori e cacciatori. Il curatore del museo, Lorenzo Rossi, ribadisce che “l’argomento lupo fa molto presa nell’opinione pubblica. La sua presenza e’ molto estesa”, per cui se ne deve “parlare scientificamente, anche per aiutare la convivenza e risolvere i problemi”. Legati non tanto al numero di esemplari, ma appunto alla loro conoscenza. E infatti nelle aree protette, con cani e recinzioni, gli attacchi ad altri animali sono sporadici.

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