RObaDARIdere, iniziativa a Sogliano al Rubicone in omaggio a Gianni Rodari

RObaDARIdere è un’iniziativa del Comune di Sogliano al Rubicone, su progetto degli artisti Manolo Benvenuti e Elena Leria Jiménez, per rendere omaggio a Gianni Rodari nel centenario della nascita, dando vita ad un progetto unico in Emilia Romagna. Le installazioni saranno liberamente fruibili dal 27 Settembre fino al 7 Gennaio 2021).

Il programma

Domenica 27 Settembre dalle 15, sarà una giornata inaugurale ricca di appuntamenti dedicati al maestro Rodari: laboratori creativi gratuiti, narrazioni animate, giochi e intrattenimenti rivolti a bambini di tutte le età. Per informazioni e prenotazioni: 329/8145056, dalle 16 alle 19.

Il progetto è ufficialmente inserito fra le attività di 100 Gianni Rodari (www.100giannirodari.com), sito istituzionale che seleziona, aggrega e promuove le iniziative legate all’importante anniversario.

In collaborazione con Biblioteca comunale “Reali” e Collezione “Veggiani”, ass. “I Giardini Romagnoli”, Associazione Fotografica Soglianese, ass. Astrofili Soglianesi “Vega”, Compagnia le Pu-Pazze, Giulio Accettulli e Marco Mantovani. In caso di maltempo inaugurazione rinviata al 4 Ottobre.

Concept

Per gli artisti e i progettisti culturali, ci sono poche sfide così elettrizzanti come ideare un progetto dedicato al grande scrittore e pedagogista Rodari. E dopo aver escogitato decine di cose da fare e vedere e ascoltare in funzione del contesto, che è il primissimo esercizio immaginativo, arriva il momento in cui bisogna sceglierle, perfezionarle, adattarle nuovamente alla situazione, sapendo che ci si dovrà tornar su ancora molte volte. Questo processo vale un po’ per tutti i lavori, creativi e non, ma assume un valore speciale quando ci si lascia ispirare da uno dei massimi teorici italiani della fantasia e del gioco.

Come un maestro prestigiatore, Rodari ha snocciolato davanti agli occhi del mondo un’infinità di trick per «mettere in moto parole e immagini», suggerendo che «le stesse tecniche possono facilmente essere trasferite in altri linguaggi». Questo progetto, con cui il Comune di Sogliano al Rubicone si è proposto di rendergli omaggio nel centenario della nascita, è un modo per prenderlo in parola e stare al suo gioco. Non si è dovuto far altro che applicare alle installazioni artistiche gli stessi congegni della fantasia, gli stessi trucchetti logici e il rinfrescante piacere del nonsense, avendo cura di coinvolgere i bambini il più possibile: rendendoli protagonisti, insomma, come ci ha preparato a fare la sua innovativa pedagogia. I bambini di Sogliano, coinvolti in letture, approfondimenti e laboratori interdisciplinari, sono insieme gli attori e i primi destinatari del progetto.

Ne sono uscite due installazioni con tanto di nome, faccia e numero di scarpe. Una si chiama Telescimmia e ciondola in piazza col suo testone a forma di televisore, da cui vengono trasmessi bizzarri filmati in stop-motion. Per immaginarla è bastato seguire le indicazioni di Rodari nel comporre un binomio fantastico. Quali pensie… ehm… quali film passeranno mai per la cocuzza di una Telescimmia? Vanno bene solo per i piccoli o anche per i grandi? Ma la danno anche lì, la pubblicità? Dicono che quei programmi TV sono filastrocche visive animate dall’inventiva e dalle mani dei bambini. Non siete anche voi curiosi come delle scimmie?

L’altra installazione è un esemplare più unico che raro di Elefantesauro, un bestione che gorgheggia storielle dal suo muso-megafono. In questo caso ci troviamo al cospetto nientemeno che di un trinomio fantastico, forse addirittura un quadrinomio: dove e quando ci si può imbattere, altrimenti, in una chimera fatta come un dinosauro che assomiglia a un elefante con una proboscide che ricorda un megafono a cui qualcuno si è divertito ad attaccare una radio? Non se ne incontrano mica tutti i giorni. E poi che voce esce da quello smisurato megafono? Sembra quella di un bambino, anzi no, sembra quella di tanti bambini! La fantasia umana fa di questi scherzi, ma tranquilli, in giro c’è di molto peggio: ad esempio quegli schermi parlanti che fanno comizi a tutte le ore del giorno e della notte.

Le due installazioni se ne vanno a zonzo per la piazza di Sogliano insieme alle loro sorelle più piccole: un fantazoo in piena regola. Stanno per i fatti loro, in silenzio. Non danno fastidio a nessuno. A volte si fermano, restano immobili come lampioni e guardano nel vuoto per un tempo indefinito, che a vederle così sembrano proprio inanimate. Forse dormono in piedi. Ad ogni modo, per risvegliarle a dovere, basta portarsi dietro un telefono, fare un passo verso di loro e… non sveliamo altro! Siete pronti per le loro storie?