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Il 16 marzo ricordiamo Tonino Guerra, il “Vate” di Sant’Arcangelo

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Il 14 marzo abbiamo festeggiato la giornata mondiale della matematica e il compleanno di Albert Einstein, due giorni dopo il “Vate” di Sant’Arcangelo Tonino Guerra festeggia il suo compleanno (Tonino Guerra, Santarcangelo di Romagna, 16 marzo 1920 – Santarcangelo di Romagna, 21 marzo 2012). Guerra è stato un poeta, scrittore e sceneggiatore italiano. Il 21 marzo è altra data emblematica: scompare Tonino, nasce Alda Merini ed è la giornata mondiale della poesia.

Tonino Guerra fu detenuto nel campo d’internamento in Germania durante la seconda guerra mondiale, a Sant’Arcangelo una fontana “ Il “prato” e la lirica “ La farfalla” ricordano la prigionia e i tempi bellici, Guerra dichiarò: «Mi ritrovai con alcuni romagnoli che ogni sera mi chiedevano di recitare qualcosa nel nostro dialetto. Allora scrissi per loro tutta una serie di poesie in romagnolo.»

Guerra, conosceva a memoria i Sonetti romagnoli di Olindo Guerrini, li recitò ai compagni di prigionia per distrarli dai momenti difficili e tristi. Poi iniziò ad inventare nuove poesie, che un compagno di prigionia copiava per lui. Dopo la fine del conflitto mondiale, nell’agosto 1945 ritornò a casa. Nel 1946 si laureò in Pedagogia all’Università di Urbino discutendo con Francesco Valli, professore di Storia e letteratura italiana e agiografo, la tesi dal titolo Poesia dialettale romagnola nel Novecento.Tonino, uomo forte dal carattere determinato; avendo conservato le poesie composte nel campo di prigionia, le fece leggere a Carlo Bo, che ne rimase piacevolmente colpito. Guerra decise dunque di pubblicarle, a sue spese. La raccolta s’intitolò I scarabocc (Gli scarabocchi); lo stesso Bo ne firmò la prefazione. Attorno a lui si formò a Santarcangelo un gruppo spontaneo di giovani poeti, di cui facevano parte anche Raffaello Baldini, Nino Pedretti e Gianni Fucci. Il gruppo si riuniva al “Caffè Trieste”, il bar gestito dai genitori di Raffaello Baldini.

Artista cosmopolita, lasciò Roma e si stabilì a Pennabilli, dove trascorse il resto della sua vita. Rimini gli conferì la cittadinanza onoraria in riconoscenza dell’amore dimostrato nei confronti dell’appennino riminese. Versi che ricordano la terra riminese: “Piano piano ti prende quella lentezza di gesti quasi da uomo primitivo e siedi su lunghe e semplici panchine artigianali e ti pieghi a toccare l’erba magari per accarezzare una margherita” (da Attendo l’Eterno).

A Pennabilli Tonino Guerra dette vita a numerose installazioni artistiche e mostre permanenti, che prendono il nome de I Luoghi dell’anima tra cui: L’Orto dei frutti dimenticati, Il Rifugio delle Madonne abbandonate, La Strada delle meridiane, Il Santuario dei pensieri, L’Angelo coi baffi e Il Giardino pietrificato, un luogo da visitare per riempire gli occhi di stupore e bellezza. Una sua installazione artistica, L’albero della chiarezza, è presente anche a Forlì, presso i Giardini Orselli.

Morì all’età di 92 anni a Santarcangelo il 21 marzo 2012. Le sue ceneri sono state incastonate nella roccia, al di sopra della sua Casa dei mandorli a Pennabilli, nel punto in cui si ammira la vallata, paese in cui ha abitato nei suoi ultimi 25 anni. Marzo è un mese che celebra la matematica e la poesia, un appuntamento culturale da ricordare.

Alessandra Maltoni – Ravenna

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