Cesena. Giangrandi, terzo polo: “Mauro Mazzotti non può essere considerato l’unico candidato degli alluvionati”

Più informazioni su

“Faccio gli auguri più sinceri a Mauro Mazzotti per la sua candidatura nelle file della destra ma, qualora fosse eletto, sia chiaro, non sarà l’unico a portare gli alluvionati in consiglio comunale”. Parola di Marco Giangrandi, candidato sindaco della coalizione formata da Cesena Siamo Noi, Cambiamo e Italia Viva, che, durante i tragici giorni dell’alluvione, ha condiviso con Mazzotti numerose emergenze, “tanto che oggi – spiega il candidato sindaco della coalizione formata da Csn, Cambiamo e Iv – non posso che considerarlo un caro amico”.

“Non nego che mi sarebbe piaciuto averlo nella mia coalizione – spiega Giangrandi – anche perché, conoscendolo, lo avrei visto più a suo agio in una formazione civica e politicamente trasversale più concentrata sulla concretezza dei temi, cioè, che sull’ideologia. Ma rispetto le sue scelte che, sinceramente, non mi cambiano la stima per l’uomo”.

“Lo dico sempre – prosegue Giangrandi – dobbiamo tornare a fare politica e ad avere fiducia nelle istituzioni. Pertanto, quando qualcuno si mette a disposizione della collettività scendendo in campo, é sempre una bella notizia. Per cui, che Mauro Mazzotti abbia deciso di mettersi in gioco mi fa molto piacere. Però, su certe questioni, bisogna avere un approccio laico perché, quando si parla di alluvione, le responsabilità riguardano un po’ tutti i livelli: dal Governo alla Regione, dalla Provincia al Comune. Dunque, mi chiedo: quando si dovrà parlare delle colpe del Governo Meloni, Mauro Mazzotti sarà messo nella condizione di poter parlare liberamente? Oppure, su quel capitolo, sarà costretto a soprassedere o ad edulcorare le sue posizioni?”.

“E’ giusto – spiega Giangrandi – che un comitato di cittadini faccia attività politica perché certe questioni devono entrare nell’agenda del consiglio comunale, ma cosa ben diversa é fare attività partitica perché certe tragedie non hanno colore e dunque, per non disperdere l’autenticità di un’esperienza straordinaria, é necessario evitare ogni forma di strumentalizzazione. Io stesso ho preferito dimettermi dal mio incarico all’interno del comitato degli alluvionati proprio per scongiurare delle commistioni sospette. Ecco perché presentare Mauro Mazzotti come il ‘candidato degli alluvionati’ mi pare una lettura un po’ fuorviante”.

“Vorrei ricordare – conclude Giangrandi – che ho vissuto la tragedia dell’alluvione sulla mia pelle e, su quella drammatica esperienza, credendo nel valore della partecipazione dei cittadini, ho fondato il comitato per gli alluvionati che, da sei persone, é arrivato in poco tempo ad oltre quattrocento iscritti. Oggi come ieri, questo tema rappresenta ancora una priorità nella mia vita e dunque nel mio programma elettorale abbiamo strutturato un progetto affinché certe tragedie non si ripetano più. C’é ancora tanto da fare, ma io penso che il nostro progetto ‘Cesena sicura’ contenga tante proposte efficaci che, ovviamente, nell’esclusivo interesse della città, mi auguro di poter applicare già dalla prossima legislatura”.

Più informazioni su